Roma, 3 giu. (askanews) - "L'Europa ha messo nel cassetto il testo sulle tecniche d'evoluzione genetica in agricoltura. Un paradosso frutto dell'atteggiamento degli ultimi anni. I processi di miglioramento genetico vengono velocizzati ma sarebbero accaduti comunque in natura. Un vuoto normativo accomunava queste pratiche agli Ogm, su cui si è fatta una grande lotta, e si era arrivati così a un testo di Regolamento a ribasso per via dell'ambientalismo ideologico. Ora il testo approvato dal parlamento è fermo e noi non vorremmo che lo rimanesse, perché queste tecniche sono positive e utili alla sostenibilità".
Lo ha detto Guglielmo Garagnani, vicepresidente Consorzio Parmigiano Reggiano e candidato alle europee con Fratelli D'Italia, a The Watcher Poll Eu, format di The Watcher Post. Secondo Garagnani l'indicazione geografica dei prodotti supporta i prodotti tipici italiani e le tante microimprese italiane che sono comunque di rilevanza nazionale, aiutando anche i consorzi a fare la programmazione. "Inoltre - ha aggiunto - gli accordi pluriennali di filiera aprono a tentativi di maggiore stabilità, investimento e innovazione. La corretta informazione favorisce la creazione di valore per le imprese, facendo capire perché si deve pagare di più un prodotto, ma le semplificazioni eccessive come quelle introdotte dal Nutriscore sono sbagliate; così qualunque bibita gasata senza zucchero ha semaforo verde mentre il parmigiano reggiano e il vino avrebbero disco rosso".