Torino, 12 apr. (askanews) - Le svariate attività della Piccola Casa della Divina Provvidenza, lo storico istituto di carità con sede principale a Torino, confluiscono all'interno di un unico ente. Nasce la Fondazione Cottolengo Solidale, che sulla base di quanto avviato nel 1827 da San Giuseppe Benedetto Cottolengo è impegnata a fornire sostegno concreto a persone malate, con disabilità e indigenti attraverso una vasta gamma di servizi sanitari, educativi e sociali.
"La Piccola Casa della Divina Provvidenza, meglio conosciuta come Cottolengo, fin dalle origini ha potuto portare avanti le sue attività a servizio dei più poveri grazie all'aiuto di tanti benefattori. Tra questi ci fu anche il re Carlo Alberto. Nel tempo, in questi duecento anni, la forma di contribuzione è mutata: alcune cose sono rimasti permanenti, altre no. Le donazioni arrivano attraverso testamenti o con donazioni vengono messe al servizio dell'opera".
"Per poter rendere il processo delle donazioni trasparente ed efficace", sottolineano dalla Piccola Casa, "anche in vista dell'entrata in vigore in forma definitiva della legge del Terzo Settore, che ha una propria disciplina, abbiamo pensato di creare - sempre con lo scopo di aiutare le persone più fragili - la Fondazione Cottolengo Solidale, cosicché i benefattori possano non solo donare ma anche ricevere gli sgravi fiscali concessi a coloro che fanno donazioni liberali".
"Non potremmo portare avanti la nostra opera senza la contribuzione dei donatori, persone generose che apprezzano e stimano la Piccola Casa e fanno di tutto per poterla sostenere. In questa casa noi abbiamo non solo persone che sono in grado di dare un contributo per la loro permanenza, ma anche persone indigenti. La porta non viene chiusa per nessuno: ciascuno contribuisce secondo le sue possibilità e quello che manca provvede la Piccola Casa attraverso le donazioni delle persone di buona volontà. Non è elemosina, ma un atto di misericordia che, in senso laico, potremmo chiamare anche atto di giustizia".
L'attività della Fondazione è orientata a gestire in modo efficiente le risorse materiali e finanziarie, assicurando che i fondi vengano utilizzati esclusivamente per perseguire gli scopi istituzionali.
"La Fondazione Cottolengo Solidale - proseguono dalla Piccola Casa - sostiene le persone più fragili. Gli ospiti nel tempo sono cambiati infatti abitano le nostre realtà meno persone con disabilità e più anziani non autosufficienti. È stato aperto di recente anche un Hospice per le cure palliative. Quel che viene dato come contributo è un aiuto per perseguire l'obiettivo iniziale: dare cura alle persone che non trovano risposte in altro modo o che non ne hanno la possibilità. Tutti questi fondi servono per perseguire sia nel campo assistenziale, sia in campo sanitario, sia in campo educativo, le opere iniziate duecento anni fa e che continuano ancora oggi, con l'attenzione alle persone più indigenti. Perché è vero che la Costituzione dice che la salute è un diritto per tutti, ma non è un principio costituzionale sempre applicato".
È desiderio della Fondazione costruire relazioni di reciprocità tra operatori e beneficiari. L'obiettivo finale è promuovere un'umanità più giusta e inclusiva, fondata sull'amore e sul rispetto per la vita.