Strasburgo, 9 ott. (askanews) - Mercoledì i big dell'Unione europea hanno denunciato l'arretramento democratico di Viktor Orban e la sua posizione filo-russa nei confronti dell'Ucraina, dopo che il leader nazionalista ha tenuto un discorso al parlamento di Strasburgo.
"Molti di voi si ribellano a quello che dico, ma vorrei dire che i fatti parlano da soli. In Europa, l'immigrazione clandestina contribuisce alla crescita dell'antisemitismo, della violenza contro le donne e dell'omofobia. Può non piacervi, ma questi sono i fatti", ha replicato Orban tra i fischi di alcuni e gli applausi di pochi nell'emiciclo di Strasburgo.
"Il mondo è stato testimone delle atrocità della guerra intrapresa dalla Russia - ha attaccato la presidente della Commissione, tra sonori applausi - Eppure ci sono ancora persone che incolpano non l'invasore, ma gli invasi. Ci sono ancora alcuni che incolpano non la sete di potere di Putin, ma la sete di libertà dell'Ucraina", ha aggiunto Ursula Von der Leyen.
"La verità è che non sono venuto qui per leggervi questi fatti. Sono venuto qui per presentarvi il programma della presidenza ungherese", ha risposto Orban alle critiche, sostenendo che sui problemi attuali, tra cui competitività e immigrazione, la presidenza ungherese ha delle idee. "Ma avete deciso di trasformarlo in uno scontro tra partiti politici, difenderò il mio Paese", ha concluso.
"Questo non è l'Eurovision. Per favore rispettate la dignità di questa camera", ha ammonito la presidente del parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola.