Milano, 14 mar. (askanews) - La totalità dei prodotti ittici provenienti da pesca sostenibile certificata Msc o da acquacoltura responsabile certificata Asc. Findus taglia questo traguardo otto anni dopo l'annuncio portando sul mercato le sue oltre 60 referenze con il marchio blu di MSC e quello verde di ASC. E consolida così il suo ruolo di leader di mercato nel segmento del surgelato ittico con circa 20 mila tonnellate di prodotto, pari al 20% del comparto, per un valore totale di 290 milioni di euro
"Per noi è un traguardo emozionante e molto importante perché rappresenta un po' la chiave della nostra interpretazione di leadership di mercato che è anche responsabilità - ha detto Renato Roca, Country Manager di Findus Italia - lavorare per la certificazione di sostenibilità di oltre 20 specie ittiche di pesce e frutti di mare che trattiamo è stato un traguardo che ci ha visto lavorare alacremente, superando tantissime complessità di tipo logistico organizzativo, produttivo e finanziario, particolarmente esacerbate negli ultimi anni".
La strada green imboccata da Findus nel 2017 è stata trasformativa per il mercato. La sua esperienza pionieristica ha innescato un cambiamento lungo la filiera che trova riscontro nei numeri: il volume dei prodotti ittici certificati MSC in Italia è più che triplicato da quando l'azienda ha ottenuto la certificazione, con una crescita del 170% tra il 2017 e il 2024. E restringendo il raggio di osservazione ai soli surgelati, la crescira è del 92%:
"Siamo molto orgogliosi di celebrare questo traguardo di Findus - ha detto Paola Guglielmo, responsabile della relazione con le aziende di MSC Italia - perché da quando hanno iniziato nel 2017 questo percorso verso il 100% certificato hanno lavorato in modo tale da influenzare tutti i loro stakeholder, quindi tutta la filiera, i consumatori e quindi hanno portato una trasformazione effettiva nel mercato retail".
L'impegno di Findus è anche una risposta alla crescente sensibilità degli italiani verso la sostenibilità alimentare. Quasi 7 su 10 la considerano un fattore importante, stando all'indagine condotta da Consumerismo No Profit su questi temi. Ed è una attenzione che è cresciuta rispetto a 10 anni fa per il 66% dei consumatori.
"Gli italiani ritengono che anche per la spesa ittica diventa fondamentale la sostenibilità - ha sottolineato Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo - che si trasforma in una attenzione maggiore all'etichetta dove andiamo a cercare le certificazioni. Certo il fattore economico rimane determinante ma il fattore della sostenibilità il modo in cui è stato prodotto diventa un altro elemento fondamentale".
L'impegno green di Findus è sintetizzato nel manifesto "Fish for Good, che punta a garantire una filiera responsabile e trasparente, a prendersi cura attivamente dell'oceano e a salvaguardare l'ambiente. E in questa direzione va anche la collaborazione con Lifegate con cui questa primavera prenderà vita un progetto volto a contrastare gli effetti degli sversamenti di oli e idrocarburi in mare.
"Riteniamo di aver dato un contributo fondamentale alla trasformazione di questo mercato perché la sostenibilità non è qualcosa su cui sia possibile discutere - ha concluso Roca - È un dovere per aziende leader, è un dovere per aziende responsabili perché si tratta di preservare la salute degli oceani, dei mari o dei campi, quando parliamo di agricoltura, ma si tratta anche di mettere in sicurezza le risorse per il futuro per tutti noi".