Roma, 3 mag. (askanews) - Si chiama "La passione per il calcio non fa distinzioni". E' il progetto per sostenere il calcio femminile, realtà sempre più affermata e in continua espansione, che lega la Federcalcio a Gillette. Un accordo, quello siglato a Roma con il presidente federale Gabriele Gravina, che inorgoglisce il brand leader della rasatura, tradizionalmente vicino al mondo dello sport maschile. Come spiega Paolo Grue, amministratore delegato di Procter & Gamble, società che controlla il marchio.
"Gillette, che è un marchio prevalentemente maschile, che si è sempre messo al fianco degli uomini, questa volta si schiera al fianco delle donne. Si schiera per supportare il calcio femminile, perchè vogliamo che ogni persona possa scegliere lo sport che vuole".
Il progetto partirà con una serie di iniziative, sui social e sui campi, promosse dagli Ambassador Gillette, Christian Vieri e Alessandro Cattelan, insieme con Cristiana Capotondi, ex capodelegazione della nazionale femminile che sarà madrina e sostenitrice del progetto. Non potevano mancare le grandi protagoniste, le calciatrici della nazionale.
Valentina Giacinti, Manuela Giugliano, Elena Linari, Lisa Boattin, Barbara Bonansea e Laura Giuliani saranno coinvolte inizialmente nella campagna social #tifapertuafiglia, in cui Gillette e le Azzurre sfideranno tutti i papà d'Italia a realizzare un video in cui giocano a calcio con la propria figlia, per vincere un viaggio in Nuova Zelanda e assistere a una partita del Mondiale femminile. A inizio luglio, il progetto sarà protagonista, attraverso ulteriori attività, in occasione dell'ultima amichevole delle Azzurre prima del Mondiale.
Proprio alle aspiranti "future colleghe" è rivolto il messaggio di Giacinti, bomber dell'Italia e della Roma
"Alle bambine che sognano di diventare delle giocatrici direi di non mollare e di inseguire i propri sogni, di lottare per una cosa anche se non è facile. E alla prima di difficoltà di non arrendersi. Alle loro famiglie consiglieri di lasciar vivere i sogni delle proprie figlie e di sostenerli".
Molto è stato fatto per superare stereotipi e barriere legati alle bambine o alle donne che si avvicinano al calcio: ma molto, secondo l'attaccante azzurra e della Juventus Bonansea, si può ancora fare.
"In Italia secondo me stiamo facendo dei buoni passi in avanti, ci sono stati dei grandi investimenti soprattutto negli ultimi anni. Credo che bisogna fare ancora molto e penso che il calcio sia uno sport che dipenda molto dal risultato: dobbiamo quindi cercare di far parlare di noi attraverso i risultati, penso che siamo sulla buona strada e continuare così sia giusto".
Già, i risultati. L'occasione più ghiotta è offerta dal calendario, che ha in programma a luglio e agosto la Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda: tornare allo spirito delle 'ragazze mondiali', che nel 2019 in Francia fecero sognare i tifosi, è nei pensieri di Giuliani, numero 1 dell'Italia e del Milan.
"Il nostro obiettivo è quello di ricreare questa onda di entusiasmo che ci aveva accompagnato per tutto il Mondiale nel 2019 e ci aspettiamo anche che un pubblico sempre più numeroso ci segua, ci supporti e tifi per noi anche da lontano...ma che ci faccia sentire la sua vicinanza".
Anche dopo i Mondiali, Gillette darà nuova linfa al progetto attraverso iniziative per illustrare il mondo del calcio alle bambine e alle loro famiglie. Dal 23 settembre, in occasione della Settimana Europea dello Sport, insieme al Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, scatteranno i "Play Days", eventi realizzati in tutte le regioni italiane che coinvolgono oltre 2mila bambine provenienti dalle scuole primarie e secondarie. Gli eventi, che hanno l'obiettivo di favorire la relazione tra bambine, famiglie e società locali, si svolgeranno all'interno delle scuole calcio con attività ludico-sportive.