Milano, 24 mag. (askanews) - "Credo che legata al patrimonio dell'Unesco e ai nostri siti ci sia la più grande sfida, quella della della mobilità: abbiamo tutte piccole valli, abbiamo tante difficoltà, stiamo lavorando ormai da più di un anno per trovare dei sistemi per far capire a chi arriva da noi che ha questo grande privilegio, quello di poter dimenticare l'utilizzo dell'automobile. Questa è forse una delle sfide più grandi che dobbiamo portare avanti in questi anni. Ci stiamo lavorando, abbiamo anche un'autonomia molto importante, anche decisionale, anche legislativa e questa la dobbiamo anche meritare. Io dico sempre, non è abbastanza averla, bisogna anche meritarsela ed è per questo che abbiamo capito perfettamente che cos'è l'Unesco per noi: le Dolomiti e la biosfera anche prima di questo riconoscimento. Però questo riconoscimento - e i dati sono chiarissimi - ci ha fatto capire che soprattutto a livello internazionale, perché a livello internazionale c'è forse una sensibilità maggiore che in Italia sul patrimonio dell'Unesco, per noi è un'altra straordinaria opportunità: perché per riuscire ad allungare le stagioni, a fare in modo che anche il problema del personale diventi un problema diciamo meno forte come oggi è, riuscendo a garantire un periodo di lavoro maggiore, dobbiamo andare ad aggredire questi mercati internazionali e soprattutto extra europei, e Questo è uno dei sistemi che utilizziamo". Lo ha detto Roberto Failoni, assessore a commercio, turismo e foreste della Provincia autonoma di Trento durante il panel "Patrimonio Unesco, beni immateriali e ricadute sul territorio" al festival dell'Economia di Trento.