Mosca, 3 feb. (askanews) - Nelle immagini dei servizi d'emergenza, quello che resta dell'atrio di un complesso residenziale nel Nord-Ovest di Mosca dopo un'esplosione che ha ucciso un leader paramilitare filo-Cremlino proveniente dall'Ucraina orientale. Altre quattro persone sono rimaste ferite.
Secondo funzionari locali è esploso un ordigno ma le circostanze sono ancora da chiarire. Ingente lo schieramento di forze dell'ordine intorno all'edificio.
Per i media russi, a morire è stato Armen Sarkisyan, di origine armena, fondatore del Battaglione irregolare Arbat, deceduto dopo essere stato ricoverato in condizioni critiche in ospedale. Oltre a guidare l'unità militare che combatte a fianco della Russia contro l'Ucraina, era a capo della federazione di boxe nella regione di Donetsk, occupata dai russi.
Kiev aveva emesso un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti nel 2014 per violenze contro manifestanti pro-Ue. A dicembre scorso lo aveva inserito nell'elenco dei sospettati in un'indagine sul reclutamento da parte della Russia di combattenti prigionieri per la guerra.