Bologna, 14 ott. (askanews) - Un "siparietto" accompagna, in queste settimane, la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna. Da Rimini a Piacenza, a tutti gli appuntamenti promosso di associazioni di categoria e sindacali, i due candidati alla presidenza si confrontano, ma solo a distanza: "dove andiamo lei entra e io esco, lei esce e io esco, le associazioni devono replicare due volte le premesse. Non ho capito il perché però mi occupo di altro". Lo spiega con rammarico il candidato del centrosinistra Michele De Pascale, a margine della presentazione del simbolo della lista Emilia-Romagna Futura - Riformisti a Bologna.
"Ho sempre applicato una massima di Epicuro che dice che in un confronto tendenzialmente non perde mai nessuno, perché quando ti confronti e discuti magari su qualche argomento puoi prevalere e su qualcun altro non prevali ma dove non prevali puoi imparare qualcosa di nuovo - ha spiegato De Pascale -. Quindi il fatto di non confrontarsi secondo me è un errore. Io immagino che gli emiliano-romagnoli abbiamo altri problemi rispetto a questo, però non mi sembra un atteggiamento utile alla democrazia. Perché la democrazia è fatta di confronto, di parlarsi e di ascoltarsi. E in un confronto si può anche cambiare idea: ascoltandosi a vicenda e parlandosi si possono anche maturare delle riflessioni".
Elena Ugolini "ha detto che lo faremo dopo le elezioni, io ovviamente sarò disponibile anche dopo le elezioni però mi sembra un po' strano" ha aggiunto.
"C'è un po' questo gioco dove andiamo, che lei entra e io esco, lei esce e io esco, le associazioni devono replicare due volte le premesse - ha spiegato De Pascale -. Non ho capito il perché però mi occupo di altro. All'inizio aveva accettato tutti" i confronti. "Poi abbiamo fatto quello di Parma e da quel giorno è cambiato qualcosa. Io me lo sono andato a rivedere per verificare se in qualche punto ero stato irrispettoso o non mi ero comportato in maniera corretta ma non mi è sembrato: c'eravamo confrontati io con le mie idee e lei con le sue, sarebbe stato utile farne degli altri".
"Credo che almeno un altro lo faremo negli ultimi giorni della campagna elettorale - ha concluso -. Di solito i confronti non li vuole fare chi è sotto nei sondaggi; io non credo tantissimo ai sondaggi e i confronti li ho sempre voluti fare, sia che fossi ritenuto in vantaggio o in svantaggio perché credo che confrontarsi faccia parte della democrazia".