Milano, 12 ott. (askanews) - Numeri da record, nel 2024, per il Salone della Csr e dell'Innovazione Sociale, promosso dal 9 all'11 ottobre all'Università Bocconi di Milano. L'edizione numero 12 della più importante manifestazione italiana dedicata alla cultura della sostenibilità si è infatti chiusa facendo registrare il primato assoluto di presenze tra il pubblico e una notevole partecipazione di rappresentanti del mondo delle imprese e del terzo settore.
"Grande presenza, ancora maggiore rispetto anche all'anno scorso: abbiamo circa 5 mila presenze in 3 giorni. Direi molto bene - afferma ad askanews Rossella Sobrero, del gruppo promotore del Salone della Csr - . C'è chi dice che della sostenibilità ormai non interessa più a nessuno: vengano qui a vedere come le persone e le organizzazioni ci credono".
Un bilancio più che positivo, dunque, con un unico elemento di criticità: l'assenza della Pubblica Amministrazione. "Devo sempre dire che mi dispiace che non c'è la Pubblica Amministrazione - sottolinea Sobrero -. Perchè mentre le imprese sono veramente presenti e molto vivaci, gli enti di terzo settore anche grazie al Salone Camp sono stati protagonisti, con qualche criticità perchè c'è sempre, però il vero assente è la Pubblica Amministrazione. Non abbiamo presenze che aiutino a far crescere anche la collaborazione pubblico-privato".
Così diventa proprio questa la principale sfida del Salone della Csr per il prossimo futuro: coinvolgere di più l'universo della Pubblica amministrazione, costruire ponti tra imprese private e istituzioni pubbliche, favorire partenership tra pubblico e privato. Un modello virtuoso che si è già rivelato positivo in molti ambiti e che può risultare ancor più decisivo in chiave di transizione sostenibile.
"In Italia ci sono 10 mila enti, tra Comuni, Regioni, ospedali pubblici e università pubbliche, con una popolazione 3 mln 150 mila persone: capiamo che se si muove questo - è sarà il nostro proposito per il prossimo anno - riusciamo anche a facilitare il lavoro delle aziende e degli enti locali - puntualizza ancora la rappresentante del gruppo promotore del Salone della Csr -. Perchè la Pubblica Amministrazione può essere un grande trasformatore e può essere soprattutto un facilitatore sui territori".