Roma, 19 lug. (askanews) - È morto nella mattinata di mercoledì 19 luglio 2023, in ospedale a Roma, dopo una breve malattia, Andrea Purgatori, giornalista, sceneggiatore, attore, autore e conduttore televisivo del programma "Altantide" su La7 per la quale, nel 2019, aveva intervistato in esclusiva anche Hatice Cengiz, fidanzata di Jamal Khashoggi, il giornalista saudita che nell'ottobre 2018 sarebbe stato fatto a pezzi nell'ambasciata saudita ad Istanbul.
Purgatori, nato nel 1953, aveva compiuto 70 anni a febbraio. Su instagram il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, ha pubblicato una foto del giornalista rivolgendogli l'ultimo addio: "Ciao Andrea".
Giornalista professionista dal '74, è stato inviato per il Corriere della Sera dal '76 al 2000, occupandosi d'inchieste e i reportage sui principali casi di terrorismo negli "anni di piombo" e sullo stragismo, tra cui il caso Moro e la vicenda Ustica. Ha seguito i principali delitti di mafia fino alla cattura di Totò Riina, è stato autore di diversi reportage sui principali conflitti di quegli anni e ha scritto anche per l'Unità, Vanity Fair, The Huffington Post e Le Monde diplomatique.
Era stato Vecchia nel film satirico "Fascisti su Marte" di Corrado Guzzanti e Igor Skofic nel 2006. Tra i numerosi premi e i riconoscimenti conquistati in carriera, figura anche il Nastro d'argento 1992 per il miglio soggetto con "Il muro di gomma", film sulla Strage di Ustica con Corso Salani, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Globo d'oro 1994 per la miglior sceneggiatura con "Il giudice ragazzino" con Giulio Scarpati sull'assassinio del giudice Rosario Livatino e nel 2009, con Marco Risi e Jim Carrington, il premio Sergio Amidei per la miglior sceneggiatura internazionale con il film "Fortapàsc", con Libero de Rienz,o dedicato al giornalista napoletano Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra a soli 26 anni.
Presidente di Greenpeace Italia dal 2014 al 2020, tra i suoi ultimi lavori figura la docu-serie Netflix "Vatican Girl" dedicata alla scomparsa di Emanuela Orlandi.