Berlino, 17 feb. (askanews) - A una settimana dalle elezioni in Germania, decine di migliaia di persone hanno protestato a Berlino contro l'estrema destra e una sua possibile collaborazione con i partiti del futuro governo. Si è parlato molto di "Brandmauer" in questa campagna elettorale, ovvero quel "Muro di fuoco" che finora aveva isolato l'ultradestra AfD, che alle urne promette di incassare il 20% dei consensi a livello nazionale, dietro solo ai conservatori Cdu-Csu, che navigano al 30% - secondo l'ultimo sondaggio Forsa - la Spd di Olaf Scholz ferma al 16%, i Verdi al 13, la Linke al 7, la Fdp tornata sopra al 5% e infine l'Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW) data al 4%, sotto la soglia di sbarramento del 5%. Sono circa 30.000 i manifestanti scesi in piazza - secondo la polizia - 38.000 per gli organizzatori.
"Sono qui oggi perché non voglio che la Cdu collabori con AfD", afferma Roman Schulte, 36 anni.
Gli elettori tuttavia si dicono preoccupati, dopo che il vicepresidente americano JD Vance, in visita in Europa, il 14 febbraio ha invitato i tedeschi ad abbandonare il vecchio tabù, lasciando all'ultradestra la possibilità di entrare al governo, e dopo che la Cdu di Friedrich Merz è ricorsa ai voti del partito di Alice Weidel per far passare una mozione anti-migranti a fine gennaio. "Nessun millimetro a destra", si legge sui cartelli dei manifestanti.
"Sì, Willy Brandt una volta disse che il 5% degli estremisti di destra fa parte di una democrazia, ma al momento ne abbiamo quasi il 20% - ricorda Matthias Gruenig, 78 anni - Persone a cui non è del tutto chiaro cosa stiano facendo questi estremisti di destra", aggiunge, dicendosi "non a favore di un 'muro di fuoco'".
"Penso semplicemente che AfD e Cdu siano un grosso problema in questo momento e penso semplicemente che sia giusto scendere in piazza proprio adesso, perché la storia non dovrebbe ripetersi", dice Malena Steffens, 21 anni.