Milano, 13 feb. (askanews) - La dermatite atopica - conosciuta anche come eczema - è una malattia infiammatoria cronica che colpisce la pelle rendendola screpolata, arrossata e secca.
"E' una malattia estremamente diffusa, che impatta su percentuali che raggiungono il 4% il 5% della popolazione se non più alte - spiega ad askanews Francesco Cusano, presidente ADOI, Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani - . Il punto è che varia molto l'espressione della malattia, quindi abbiamo situazioni appena appena accennate, e abbiamo però situazioni molto molto più importanti che mettono realmente ko le persone che sono affette dalla patologia, le quali sono costrette a subire conseguenze importanti per quanto riguarda stili di vita, qualità della vita e quant'altro".
Una malattia in molti casi invalidante proprio perchè in grado di incidere pesantemente sul benessere psicologico e sulle relazioni sociali delle persone che ne sono affette: "Avere la dermatite atopica significa presentare delle lesioni, spesso su gran parte della pelle, significa soffrire di un forte prurito spesso per tutto il giorno, per tutti i giorni - ci racconta Mario Picozza, presidente ANDEA, Associazione Nazionale Dermatite Atopica -. Significa quindi avere sia una vita di relazioni compromessa e significa anche non riuscire a dormire. Significa non riuscire a lavorare, significa per i bambini non riuscire a stare attenti scuola perchè non dormendo, avendo prurito, la capacità di attenzione viene meno".
Una malattia difficile e complicata anche sotto il profilo terapeutico: "Al di là di creme, di fototerapie, farmaci tutto sommato poco efficaci - chiarisce ancora il presidente di ADOI Cusano - si è sempre fatto ricorso a degli immunosoppressori ricchi di inconvenienti particolarmente importanti soprattutto in età pediatrica e adolescenziale e anche nell'adulto".
Ma contro la dermatite atopica arriva un'arma in più: upadacitinib, farmaco sviluppato da Abbvie che ha da poco incassato il via libera dell'Aifa per essere rimborsato anche in Italia: "Si tratta - sottolinea ancora Cusano - di una piccola molecola, quindi di un farmaco per uso orale, sono delle compresse che vanno somministrate al paziente, e in grado di agire i maniera importante sui meccanismi immunologici, quindi sui meccanismi che sono alla base delle manifestazioni cliniche, quindi dell'eczema, dell'irritazione della pelle che poi è il sintomo principale che va ad alterare il benessere di questi pazienti".
Una soluzione terapeutica che - stando ai risultati di numerosi studi scientifici - è in grado di agire rapidamente su prurito e lesioni cutanee, con benefici clinici che si mantengono costanti nel tempo. "Per le persone con dermatite atopica - puntualizza il presidente ANDEA Picozza - mi aspetto un futuro sicuramente migliore".
Diventa perciò fondamentale assicurare parità di accesso alla terapia lungo l'intero il territorio nazionale: "Ci auguriamo che le amministrazioni regionali possano presto rendere disponibile in tutta Italia il nuovo farmaco".