Shengjin, 12 ott. (askanews) - E' terminata la realizzazione dei centri per migranti in Albania. Le due strutture sono state consegnate ed è stato già eseguito il collaudo. Dunque, secondo quanto si apprende da fonti di governo, i due centri "saranno operativi dalla prossima settimana". I controversi campi allestiti in Albania serviranno ad ospitare i migranti salvati nelle acque italiane come previsto dall'accordo, firmato a novembre scorso dal Primo Ministro italiano Giorgia Meloni e dal suo omologo albanese Edi Rama.
Questo dovrebbe essere il funzionamento dei centri: I migranti considerati più vulnerabili, come donne e bambini, devono essere portati in Italia, mentre gli altri vengono mandati all'hot spot nel porto albanese settentrionale di Shengjin. Una volta registrati lì, saranno trasferiti nel Cpr costruito in una vicina ex base militare a Gjader, mentre aspettano che le loro richieste vengano esaminate. Circa 10 giudici italiani supervisioneranno le udienze con i richiedenti asilo in Albania. A Gjader, i migranti saranno ospitati in edifici prefabbricati di circa 12 metri quadrati, circondati da alte mura e sorvegliati dalla polizia. Più di 300 soldati, medici e giudici italiani sono coinvolti nell'operazione, ha affermato l'ambasciatore italiano a Tirana.
I gruppi per i diritti umani criticano duramente questi centri, ritenuti illegali secondo il diritto internazionale, e avvertono che l'Albania, un paese non appartenente all'UE, offre una protezione limitata ai richiedenti asilo.