Roma, 18 gen. (askanews) - Un palazzo storico di 16mila metri quadrati, otto piani, in cui si combina tradizione e innovazione, che accoglierà 2.600 lavoratori e mille nuove assunzione nei prossimi tre anni. È stata inaugurata a Roma, in via Vittorio Veneto, la nuova sede di Deloitte, azienda che mantiene il suo headquarter a Milano ma che punta strategicamente su Roma, dove riunisce le sue vecchie quattro sedi in un unico polo, impegnato ad assistere circa 750 clienti sul territorio.
La nuova sede romana del network si trova all'interno di un complesso architettonico in stile neoclassico progettato nel 1927 dall'architetto Carlo Broggi, già sede dell'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) e di Fintecna, che Deloitte si è impegnata a restaurare all'insegna della sostenibilità ambientale e dell'innovazione.
"Oggi riunire insieme le 1600 persone che abbiamo a Roma in un unico building - sottolinea Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Central Mediterranean - è per noi un valore aggiunto, imprescindibile, questo ci rende orgogliosi. Così come aver restituito alla città un edificio storico, che ha anche un valore simbolico straordinario, e siamo molto orgogliosi di essere riusciti a combinare due aspetti: quello di aver ridato vitalità a una sede e a un edificio storico, dall'altro questo edificio è particolarmente all'avanguardia, sia dal punto di vista tecnologico che della sostenibilità".
La nuova sede è stata inaugurata ufficialmente dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dal ministro per gli Affari europei, il Sud e le Politiche di Coesione, Raffaele Fitto, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, con cui Deloitte ha creato una partnership in vista del Giubileo 2025.
Un palazzo storico con tripla certificazione per il benessere e la sostenibilità, uno dei pochi della città. Una nuova sede all'insegna dell'Hybrid Working. La nuova sede si compone di 70 sale meeting, oltre 750 postazioni di lavoro, e un auditorium per conferenze ed eventi: uno spazio polivalente pronto ad accogliere clienti e professionisti abbracciando un approccio di Hybrid Working.
"Accanto ai nostri ambiti più tradizionali nei quali continuiamo ad operare - prosegue Pompei -, siamo sempre più attivi su nuove tecnologie, digitale, sostenibile e intelligenza artificiale. Siamo alla ricerca di persone che hanno sempre più questo tipo di caratteristiche. Per noi è fondamentale essere vicini al territorio, ma paradossalmente facciamo fatica a trovare risorse e competenze di cui abbiamo bisogno".