Milano, 16 ott. (askanews) - "Gs1 ha predisposto un nuovo standard che rappresenta una nuova generazione di codice a barre quello bidimensionale: un QR code che ospiterà anche i codici identificativi GS1. E' possibile accedere così a informazioni sul web e attivare quelle automazioni necessarie alla filiera per lavorare meglio". Così Bruno Aceto, ceo GS1 Italy, spiega la rivoluzione che attende il largo consumo a partire dal 2027, quando il codice a barre sarà prima affiancato e poi sostituito dal un nuovo codice bidimensionale, graficamente riconoscibile come un QR code.
"La centralità qui è quella dei dati e delle informazioni che devono essere veicolate in modo ordinato a un consumatore che deve sapere a quale prodotto si riferiscono - spiega ancora Aceto - L'adeguamento dello standard era necessario. Ora servono due cose: l'adeguamento delle barriere casse per rendere leggibile il codice che sarà letto da una camera, e qui la buona notizia è che l'80% delle casse è già attrezzato, e, dall'altro lato, i produttori devono iniziare a utilizzare questo QR code".
Inoltre "il GS1 Digital link semplifica le etichette perchè dal 2027 ridurrà gli spazi per le simbologie e poi offre accesso a una sorta di menù delle informazioni riducendo il rumore di fondo che non consente al consumatore di capire l'informazione che sta cercando. Consentirà di accogliere anche informazioni sulle nuove regolamentazioni", conclude.