Bologna, 1 feb. (askanews) - "Nell'incertezza non bisogna solo resistere, ma crescere". E' il messaggio arrivato dal Forum Cdo Agroalimentare di Milano Marittima dove si sono dati appuntamento oltre 400 tra imprenditori e manager della filiera che si trovano a far fronte a nuove sfide dettate dal cambiamento dei consumi degli italiani. L'inflazione è certamente la novità di quest'anno ma non è l'unico elemento che condiziona le scelte dei cittadini: i consumatori sono influenzati anche da ambiente, economia e tecnologia. Uno dei settori sotto la lente d'ingrandimento è quello della trasformazione delle carni che registra un lieve calo nel quarto trimestre del 2022. E allora cosa fare per non rimanere imprigionati in questi numeri? Puntare tutto sulla qualità, come ha deciso di fare Clai, la cooperativa agricola dove tutti, dagli allevatori ai dipendenti sono soci. Pietro D'Angeli, direttore generale Gruppo Clai.
"Facciamo oltre 10mila controlli esterni, perché oggi è importante garantire sicurezza, qualità microbiologica degli alimenti, sapore, gusto e italianità".
Le vendite sono ancora stabili, ma un terzo delle imprese, come ha ricordato l'Associazione Italiana dell'Industria di Marca, sta lavorando con margini negativi.
"Noi come azienda abbiamo aumentato i prezzi mediamente del 15% anche se i nostri costi sono aumentati del 25%. I forti aumenti sono stati della materia prima e del costo energetico. Quindi abbiamo portato in vendita solo una parte del forte aumento di costo che abbiamo avuto".
Attraverso l'impegno e la passione che caratterizzano le aziende di questo comparto è possibile affrontare questo tempo di incertezza, come si è detto al Forum Cdo Agroalimentare. Clai vuole riscoprire il contatto giornaliero con il consumatore con il potenziamento della rete di punti vendita e l'avvio di nuovi progetti.
"Abbiamo sofferto fino a novembre e poi con diverse attività di attenzione anche verso il consumatore finale è tornato il segno più sia nel mese di dicembre che all'inizio di gennaio. Abbiamo fatto diverse operazioni compreso quella 'buon prezzo e buon sapore' attraverso la quale abbiamo proposto un paniere di prodotti a un prezzo fisso di vendita stabile per tutto il 2023".
E sul futuro? Meglio non sbilanciarsi in previsioni, piuttosto lavorare a testa bassa sui progetti già avviati con l'università di Bologna per la formazione dei giovani imprenditori e prossimi dirigenti, sul rafforzamento dell'area commerciale estero e sul mercato domestico con una nuova direzione vendite Italia. In cantiere anche la realizzazione di una piattaforma digitale a disposizione della 'comunità Clai'.
"Proseguiremo col dare valore al territorio e lavorare insieme a realtà come il Banco alimentare e la Comunità di Sant'Egidio, lo riteniamo estremamente vitale. Infine portare nuovi prodotti".