Roma, 13 ott. (askanews) - Le Scuderie del Quirinale celebrano Italo Calvino nel centenario della nascita con una mostra dal titolo "Favoloso Calvino - Il mondo come opera d'arte", ospitata fino al 4 febbraio 2024. Una grande esposizione che rappresenta una sorta di viaggio, tendenzialmente cronologico, che illustra i caratteri e l'evoluzione dell'immaginario calviniano dagli anni di formazione e dalle prime prove agli anni della maturità artistica, fino ai tanti progetti lasciati in sospeso. In mostra opere d'arte, libri e copertine di libri, illustrazioni, pagine manoscritte.
Il curatore Mario Barenghi: "Non è usuale una mostra su uno scrittore, di uno scrittore ciò che conta sono i testi; ma Calvino è uno scrittore per il quale la dimensione visiva è fondamentale, come matrice di invenzioni letterarie, come oggetto di riflessione, come modello formale. Di questi vari aspetti la mostra cerca di far vedere l'importanza".
Esposti testi e materiali che documentano l'attività dei genitori di Calvino, riferimenti al cinema degli anni Trenta; ed ancora: la svolta decisiva nella formazione di Calvino, la partecipazione alla Resistenza e la scelta della militanza politica, i ritratti dello scrittore ligure, la commistione fra un'istanza realistica e una fantastica. L'opera di maggiori dimensioni dell'intera mostra è l'arazzo millefiori di Pistoia, capolavoro dell'arte rinascimentale in cui lo sguardo s'immerge e si smarrisce.
E poi: le immagini della Torino industriale, il rapporto con le fiabe, le opere e le installazioni direttamente ispirate ai suoi libri, come gli acquerelli di Pedro Cano sulle Città invisibili e il Calvino di Richard Serra. Una sezione è dedicata all'esperienza dei racconti cosmicomici, e più in generale, all'interesse di Calvino per l'astronomia, la geografia, la cartografia. Le città invisibili sono il cuore di una intera sezione. La mostra si conclude con uno sguardo al cielo.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: "Calvino è stato forse il più importante scrittore della seconda metà del '900. L'Italia è fatta anche della storia dei suoi scrittori, rappresentano la nazione, la sua anima e la coscienza, è giusto quindi riconoscergli questo tributo. Tra l'altro Calvino è uno degli autori più tradotti all'estero e questo credo è motivo di orgoglio per tutti quanti".