Damasco, 3 gen. (askanews) - Le immagini della visita del ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot e del ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock alla prigione siriana di Saydnaya, a Nord di Damasco, emblema degli abusi sotto il regime del deposto leader Bashar al-Assad.
Barrot e Baerbock, nel Paese per incontrare i nuovi governanti siriani, sono stati accompaganti dai membri del gruppo di soccorso siriano dei Caschi Bianchi e hanno visitato anche le celle sotterranee.
Il complesso carcerario è stato teatro di esecuzioni, torture e sparizioni negli anni del governo di Assad. Quando i ribelli siriani sono entrati a Damasco all'inizio del mese scorso, hanno annunciato di aver preso Saydnaya e liberato i detenuti. Alcuni di loro erano lì dagli anni Ottanta.
Secondo l'Associazione dei detenuti e delle persone scomparse della prigione di Saydnaya (ADMSP), i ribelli hanno liberato più di 4.000 persone. Amnesty International, in un rapporto intitolato "Mattatoio umano", ha documentato migliaia di esecuzioni nella prigione, parlando di una politica di sterminio sotto il regime. L'Osservatorio siriano per i diritti umani, nel 2022, ha riferito che circa 30.000 persone sono state imprigionate a Saydnaya e molte sono state torturate; solo 6.000 sono state rilasciate.