Roma, 3 gen. (askanews) - "Emilia Perez" arriva nei cinema italiani il 9 gennaio forte di dieci candidature ai Golden Globe, due premi al festival di Cannes e cinque statuette vinte agli European Film Award. Il film di Jacques Audiard racconta la trasformazione di un feroce narcotrafficante messicano, Manitas, in una donna che cerca di risarcire le vittime della sua vita precedente. Una storia di transizione di genere narrata attraverso una commistione di generi. "Emilia Perez" è infatti una commedia d'amore, un musical, un dramma, un melo, con delle straordinarie interpreti: Zoe Saldana, Selena Gomez e Karla Sofìa Gascon, che ha interpretato il protagonista prima e dopo la sua trasformazione e ha spiegato: "Nel corso di una vita, come dice un mio amico buddista, per quanto puoi cambiare c'è sempre la tua ombra che ti segue. Nel film non è esattamente chiaro chi sia Manitas e io come attrice non l'ho giudicato perché altrimenti non avrei potuto poi trasformarlo in Emilia, quasi una santa. Quello che so è che lui sicuramente portava con sé una cultura machista e patriarcale".
Il film è uscito nei cinema europei, è andato su Netflix per il pubblico americano ed è diventato un fenomeno anche per le tematiche che tocca. E ora si preannuncia come uno dei grandi protagonisti degli Oscar. "Il cinema per me serve a identificare un gruppo sociale, un Paese, una nazione, un sistema politico - ha spiegato il regista - se questo film servisse effettivamente a capire la questione della transidentità, non a banalizzarla ma a renderla una cosa normale, vorrebbe dire aver raggiunto un obiettivo".