Madrid, 7 mar. (askanews) - Carlo Ancelotti nel mirino del fisco spagnolo. La Procura di Madrid ha chiesto una condanna a quattro anni e nove mesi di carcere per l'allenatore del Real Madrid per aver frodato l'erario per poco più di un milione di euro negli anni fiscali 2014 (386.361 euro) e 2015 (675.718 euro). All'ex allenatore di Milan e Juve, vengono contestati due reati contro l'erario: sebbene Ancelotti abbia affermato di essere fiscalmente residente in Spagna e abbia considerato Madrid come il suo domicilio, nella sua dichiarazione ha denunciato le entrate derivanti dalla remunerazione del lavoro per il Real Madrid ma ha omesso il reddito corrispondente allo sfruttamento dei suoi diritti di immagine. Secondo l'accusa, "al fine di evitare la tassazione sugli introiti derivanti da detti diritti d'immagine", l'allenatore ha utilizzato una "complessa" e "confusa" rete di trust e società per canalizzare i guadagni. Ancelotti avrebbe "simulato" la cessione dei suoi diritti di immagine a entità "prive di reale attività" e domiciliate fuori dalla Spagna, per eludere l'Erario spagnolo occultando il reale beneficiario dei proventi dei diritti di immagine.
"Quello che posso dire è che è una storia vecchia e non mi tocca in nessun modo, spero che si possa risolvere presto. Non ho nessun problema, sono molto tranquillo. L'unico problema che ho è che la squadra deve giocare meglio", ha detto Ancelotti in conferenza stampa dopo la partita di Champions League.