Bergamo, 21 mar. (askanews) - Gru radiocomandate e perciò controllabili da remoto, braccia artificiali ed esoscheletri passivi a supporto della schiena per aiutare gli operai nei lavori più faticosi, robot avatar in grado di svolgere attività pericolose al posto dell'uomo o di movimentare materiali pesanti in spazi angusti. E ancora, calcestruzzo drenante per limitare l'effetto isola di calore, droni per le ispezioni dei cantieri dall'alto, materiali ecompatibili e tecnologie "green". Il futuro dell'edilizia è protagonista a Cittadella Eddinnova, lo spazio allestito alla Fiera di Bergamo all'interno di Edil 2025 (il salone più importante del settore) interamente dedicato alle tecnologie di ultima generazione che - tra digitalizzazione, robotica, Intelligenza Artificiale, materiali e sistemi progettuali innovativi - sono destinate a rivoluzione il mondo delle costruzioni.
"Abbiamo deciso con questo format di fare in mondo di condividere le idee tramite un'area convegni, parlare soprattutto di tecnologie abilitanti sia da un punto di vista della digitalizzaizone, dando ampio spazio a 15 startup - spiega ad askanews Angelo Luigi Marchetti, presidente di Edinnova -, ma anche portando e facendo toccare con mano tutte quelle che sono le automazioni e la robotica applicata al settore delle costruzioni perchè gli imprenditori e le imprese si rendano effivamente conto di quello che è lo sguardo futuro verso l'innovazione delle costruzioni".
La cittadella è ideata, organizzata e gestita dal consorzio Edinnova (la rete per l'innovazione nella filiera dell'edilizia promossa dalle sezioni bergamasche di Confindustria e Ance) in collaborazione con Intellimech, consorzio per la meccatronica. La sfida è mettere in rete tra loro imprenditori, esperti, professionisti, startup, istituzioni e investitori per creare un ecosistema virtuoso - aperto al dialogo e al confronto - tutto proiettato sull'edilizia del domani.
"Il nostro obiettivo è fare incontrare confrontare e collaborare le imprese che operano nel settore dell'edilizia - sottolinea Marchetti - perchè nell'incontro che uno scambio continuo di idee e nel confronto e nella collaborazione successiva nascono proprio i progetti condivisi che fanno crescere la competitività delle imprese".
"Si è scoperto che molte tecnologie in meccanica e meccatronica sono uguali anche nel settore edile: quindi c'è davvero una grande contaminazione per condividere, confrontarsi e fare open innovation con le istituzioni, con Kilometro Rosso, con l'Università e con Confindustria - evidenzia Gianluigi Viscardi, presidente di Intellimech -. Perchè abbiamo tante di quelle tecnologia dentro le nostre aziende, indipendemente dai settori, che ce le possiamo scambiare".
Un evento unico nel panorama italiano anche perchè capace di favore l'incontro tra imprese e centri di ricerca ricerca, accelerando così il trasferimento tecnologico nell'edilizia e perciò favorendo la transizione sostenibile del settore.
"Sembra che in Italia non si faccia ricerca. Invece si fa molta ricerca, il problema è portare la ricerca al mercato, viene chiamata la valle della morte - puntualizza ancora Viscardi -: Edinnova e Intellimech con le imprese stanno facendo questo ponte, portare la ricerca ai mercati usando tutti i settori".
"Tutto quello che viene fatto nel settore dell'edilizia - conclude il presidente di Edinnova - avrà sempre più una visione di ridurre il proprio impatto sull'ambiente, che è una tematica davvero cara a tutti, e in questo le nuove tecnologie abilitanti, e tutto quello che viene già fatto in altri settori adiacenti al nostro, sono non solo apripista ma testimoni importanti e strade da percorrere".