Roma, 17 gen. (askanews) - Il mondo del cinema piange David Lynch; il visionario regista statunitense si è spento a 78 anni dopo una malattia. Nel 2024 gli era stato diagnosticato un enfisema. La famiglia ne ha annunciato la morte in un post sui social, scrivendo: "C'è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, 'Tieni d'occhio la ciambella e non il buco'".
Da Steven Spielberg a Ron Howard, alle attrici come Naomi Watts che ha diretto in "Mulholland Drive": "I suoi film resteranno per sempre", hanno scritto, ricordandone la capacità di sperimentare e creare opere indimenticabili.
Regista, attore, pittore, fotografo, musicista, nella sua carriera ha diretto film diventati cult per la loro estetica surrealista e inquietante, come "Strade perdute", "Velluto blu", "Elephant man", "Mulholland Drive". La serie "Twin Peaks" è diventata un fenomeno e ha dettato un genere, appassionando milioni di spettatori che si sono chiesti negli anni '90 chi avesse ucciso Laura Palmer. Un successo tale da produrre una nuova serie omonima nel 2017 con il ritorno di diversi personaggi della prima. Il regista indagatore dei lati oscuri della mente umana era anche venuto alla Festa di Roma in quell'anno, accolto come una star e aveva parlato di meditazione e capacità di elevarsi dalla depressione e dalla negatività del mondo. Il 20 gennaio avrebbe compiuto 79 anni.