Roma, 4 dic. (askanews) - Una mostra che, per la prima volta in Italia, rende la fotografia fruibile anche a chi ha disabilità visive. Un percorso esperienzale che coinvolge il tatto e l'udito, segnale di abbattimento delle barriere sensoriali e con l'obiettivo della inclusività e dell'arte visibile per tutti. Si intitola "World Unseen" la mostra ospitata nella Biblioteca "Nilde Iotti" della Camera dei Deputati, inaugurata il 3 dicembre, aperta dal 4 al 17 dicembre.
L'esposizione, ideata e organizzata da Canon, persegue il principio Kyosei, cardine della filosofia dell'azienda, che in giapponese significa "vivere e lavorare insieme per il bene comune". Accessibilità, inclusione, responsabilità sociale, innovazione tecnologica ed equilibrio sono gli elementi chiave dell'esposizione.
"E' una mostra il cui titolo letteralmente vuol dire il mondo che non vedi o che non si vede. Un gioco di parole - sottolinea Andrea Di Santo, Amministratore delegato Canon Italia - con un sottotitolo - la mostra fotografica che non hai bisogno di vedere. Già il titolo allude al vero scopo, quello di allargare gli orizzonti, permettere a persone che normalmente non hanno la possibilità di accedere alla mostra fotografica di poterla vedere in qualche maniera. È un utilizzo della tecnologia inclusivo e la tecnologia come fattore abilitante".
Uno degli aspetti distintivi della mostra è l'inserimento di immagini parzialmente oscurate per simulare disturbi visivi come il glaucoma o la retinopatia diabetica. La mostra è patrocinata dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e da Croce Rossa Italiana.
"E' un modo per consentire l'esplorazione delle vie della cultura - afferma da parte sua Mario Barbuto, Presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti - e della conoscenza anche a persone che per via di un'arte grafica visiva come la fotografia fino adesso rimangono sostanzialmente escluse da questa modalità". Attraverso queste foto audiodescritte e tattilmente esplorabili e conoscibili stiamo avvicinando un universo che fino adesso era completamente lontano dalla fotografia. Io suggerisco anche a tutte le cosiddette normovedenti, normodotate di compiere lo stesso percorso perché sarebbe comunque un'esperienza molto bella esplorare con le mani e ascoltare l'audio descrizione di una foto".
"E' importante occuparsi delle persone, come Croce Rossa Italiana è la nostra mission da sempre e forse nel mondo troppo spesso si parla di disabilità e si parla molto meno di persone con disabilità. E questo è quello che che interessa a noi nella nostra azione quotidiana", conclude Debora Diodati Vicepresidente Croce Rossa Italiana.