Roma, 8 mag. (askanews) - Saranno esposte in anteprima nazionale a Palazzo delle Esposizioni a Roma fino al 9 giugno le foto finaliste del World Press Photo. I lavori premiati documentano alcune delle più urgenti problematiche attuali: dai conflitti in Ucraina e in Medioriente alla crisi climatica al dramma dei migranti. A vincere il World Press Photo of the year quest'anno è stato il palestinese Mohammed Salem con la foto "Una donna palestinese stringe il corpo di sua nipote". Scattata il 17 ottobre 2023 nell'obitorio dell'ospedale Nasser, l'immagine ritrae una donna palestinese mentre culla il corpo di sua nipote Saly, di 5 anni, rimasta uccisa insieme ad altri quattro membri della famiglia da un missile israeliano a Gaza.
Il premio World Press Photo Story of the Year è stato assegnato alla fotografa Lee-Ann Olwage per il progetto Valim-babena ambientato in Madagascar. Gli scatti documentano la vita di "Dada Paul", 91 anni, che convive con la demenza da 11, in un Paese dove le persone che mostrano sintomi di perdita di memoria vengono spesso stigmatizzate. Il venezuelano Alejandro Cegarra si è aggiudicato il premio World Press Photo Long-Term Project con il lavoro "I due muri", che testimonia come dal 2019 il Messico si sia trasformato da Paese che accoglieva migranti e richiedenti asilo al confine meridionale a Paese che applica rigide politiche di immigrazione molto simili a quelle degli Stati Uniti.
Il concorso internazionale dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti. Il World Press Photo Contest ha coinvolto sei giurie regionali e una giuria globale. Per questa 67a edizione le giurie formate da esperti internazionali hanno esaminato più di 61mila foto e progetti inviati da 3.851 fotografi di 130 Paesi.