Ostia, 8 mag. (askanews) - Oltre 100mila persone hanno preso parte al XXV Raduno Nazionale Carabinieri, a Ostia. Una sfilata emozionante che ha visto passare in rassegna le sezioni di tutta Italia, dalla Sardegna al Trentino Alto Adige, dalla Lombardia alla Toscana, fino al Lazio. Ma anche tutti i reparti specializzati, dai paracadusti ai cinofili, dai corazzieri fino ai carabinieri della montagna. E proprio tra quest'ultimi, guidati dal generale Giancarlo Maffei, era presente il capitano Fabrizio Innamorati, del Battaglione Carabinieri Paracadutisti, che insieme ad altri quattro militari dell'Arma, esattamente 50 anni fa (era il febbraio 1973), raggiunse la cima dell'Everest: un'impresa rimasta nella storia.
Alla manifestazione ha preso parte il ministro della Difesa, Guido Crosetto: "Una storia centenaria fatta da migliaia di persone che si sono alternate nel servizio, insieme alla storia recente, di chi combatte ogni giorno contro la criminalità, raggiungendo successi, come la cattura di Matteo Messina Denaro, che sono solo la punta dell'iceberg di un lavoro prezioso, molto spesso nascosto, fatto da decine di migliaia di persone che rappresentano e difendono ognuno di noi".
La manifestazione ha richiamato carabinieri in servizio, in congedo e familiari, provenienti da tutta Italia e dall'estero. Il ruolo dei carabinieri è prezioso, ieri come oggi. Spiega il presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri, generale Libero Lo Sardo: "L'importanza del carabiniere - ha sottolineato il presidente Nazionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, generale Libero Lo Sardo - nasce dal fatto che finché gli italiani ameranno i carabinieri noi saremo sempre con loro, in qualunque momento. Non si tratta solo di polizia giudiziaria, ma di essere vicini alla gente, in ogni istante".