Zona bianca
Il talk di Rete 4 dedicato alla politica e all’attualità: inchieste, dibattiti e polemiche su vaccini e propaganda russa
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- Anno: 2021
- Genere: Approfondimento
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Storia del programma
In tempi di pandemia per l’emergenza sanitaria per COVID-19, la zona bianca è quella con meno restrizioni e scatta quando una regione rientra in uno scenario di "tipo 1", un livello di rischio basso. Per il suo nuovo talk show, nato per sostituire gli speciali di Stasera Italia condotti da Barbara Palombelli, Rete 4 sceglie il titolo Zona bianca: si parla dunque di Coronavirus, ma il titolo vuole essere anche un auspicio per il ritorno alla normalità e alla libertà.
Zona bianca è un programma ideato e condotto da Giuseppe Brindisi, da anni giornalista delle reti Mediaset. La prima puntata viene trasmessa il 7 aprile 2021 alle 21.20 e vede tra gli ospiti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il professore Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e il sociologo Luca Ricolfi. Dalla puntata di esordio al 9 febbraio 2022 Zona bianca viene trasmesso nella prima serata del mercoledì; dal 13 febbraio 2022 va in onda di domenica sera, invertendo in tal modo lo spazio in palinsesto con il talk show Controcorrente, condotto da Veronica Gentili e spostato proprio nella prima serata del mercoledì. Nei palinsesti dell’estate 2022, il talk cambia nuovamente collocazione e va in onda con un doppio appuntamento settimanale, il lunedì e il giovedì.
Ogni puntata del programma ha una lunga durata, che può anche superare le tre ore. Oltre ai temi legati alla pandemia, Zona bianca si occupa di vicende riguardanti la politica italiana ed estera, la società e la cronaca. In ogni puntata intervengono molti ospiti che possono appartenere sia alla sfera politica del nostro paese o al mondo dello spettacolo. Tra gli ospiti più volte intervenuti in trasmissione troviamo: Matteo Bassetti, Paolo Brosio, Alessandro Cecchi Paone, Diego Fusaro, Massimo Galli, Vladimir Luxuria, Alessandro Meluzzi, Guido Rasi, Pierpaolo Sileri, Flavia Vento, Luca Zaia, Alessandro Zan. Zona bianca è trasmesso in diretta dallo studio 7 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese.
Nel corso del 2022 Zona bianca ha dedicato puntate al conflitto russo-ucraino?
A partire dal 27 febbraio 2022 Zona bianca si è occupato del conflitto russo-ucraino, dedicando alla guerra anche intere puntate. Sono intervenuti, tra gli altri: la vicepremier ucraina Iryna Vereshuck, l’ex Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko, il generale di corpo d’armata Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell’Unione europea, il cantante Al Bano.
Zona bianca ha parlato dei No-Vax?
A partire dal settembre del 2021 Zona bianca ha cominciato a dedicare molto spazio ai movimenti No-Vax, rei di aver attaccato il programma, che aveva difeso la campagna vaccinale. Il talk show ha mandato in onda approfondimenti sui No-Vax vicini ai partiti di estrema destra nonché di gruppi No-Vax strettamente legati al mondo della Chiesa.
Cosa e successo a Zona bianca tra Vittorio Sgarbi e Alessia Morani?
Nella puntata del 20 febbraio 2022 si è verificata una furibonda sfuriata di Vittorio Sgarbi nei confronti della deputata Alessia Morani, mentre si parlava di Green Pass e No-Vax. La donna ha affermato: I parlamentari No Vax? Credo che sia molto grave. La politica dovrebbe dare il buon esempio e rispettare le leggi. Il critico d’arte ha così perso le staffe, rispondendo: L’idea che uno faccia il tampone dopo tre vaccini, come ho fatto io, dimostra che il Green Pass è inutile perché io sono stato positivo. Quindi, ovviamente, il Green Pass è una gran balla. Tu sei una fascistella. Sgarbi ha mandato poi a quel paese la Morani, che ha preferito non rispondere.
Perché l'intervista a Sergej Lavrov ha fatto discutere?
Giuseppe Brindisi ha ospitato il ministro degli Esteri della Russia durante la puntata trasmessa domenica 1 maggio 2022. L'intervista a Lavrov ha creato molto scalpore e ha portato moltissime critiche al programma, colpevole secondo molti commentatori di aver fatto da megafono alla propaganda russa.
