Stefano Tacconi

Fonte: archivio

Biografia

Stefano Tacconi è un ex-portiere che ha militato nella Juventus per nove stagioni e ha registrato sette presenze in Nazionale.

Inizia la sua carriera nella squadra di Spoleto nel 1970. Attira l’attenzione dell’Inter che lo acquista e lo inserisce nel settore giovanile. Trascorre poi alcuni anni in prestito, prima di nuovo a Spoleto, poi alla Pro Patria e infine al Livorno. Viene infine ceduto alla squadra di San Benedetto del Tronto per la stagione 1979-1980.

Mentre indossa la casacca rossoblù, viene notato dalla società di Avellino, da cui viene poi acquistato. Qui gioca per tre stagioni, esordendo quindi in Serie A nel 1980. Nell’estate del 1983 passa alla Juventus, dove resta fino al 1992. Qui prende il posto di Dino Zoff, appena ritiratosi, e contribuisce alle vittorie della squadra, che nel 1984 conquista sia il campionato di Serie A che la Coppa delle Coppe.

Gioca in Juventus per nove stagioni, tutte da titolare a eccezione di una breve parentesi nell’annata 1984-1985. Con la maglia bianconera vince un secondo scudetto, una Coppa dei Campioni (1984-1985), una Supercoppa UEFA (1984), una Coppa UEFA (1989-1990) e una Coppa Intercontinentale (1985).

Durante questi anni d’oro vissuti con la Juventus, Tacconi entra anche in Nazionale. Partecipa infatti a quella olimpica, conquistando un quarto posto alle Olimpiadi di Seul del 1988. Fa parte anche della nazionale maggiore tra il 1987 e il 1991, con la quale approda agli Europei dell’88 e ai Mondiali del ’90, ma sempre solo come riserva.

Tacconi chiude la sua carriera in Juventus con due stagioni da Capitano e nel 1992 si sposta al Genoa. Qui gioca fino al dicembre 1994, quando decide di recidere il contatto e ritirarsi dall’attività agonistica.

Negli anni seguenti, Tacconi si cimenta in cucina. Consegue infatti il diploma alberghiero e poi gestisce per anni un locale in Emilia-Romagna. Nel 2016 apre un suo ristorante, il Caffè & Panera a Carpi (Modena).

Vita privata

A Spoleto conosce Paola Vincenzoni, che sposa poi negli Anni ‘70. La coppia non ha figli e si separa dopo breve tempo.

Dopo diciotto anni di relazione, nel 2011 sposa in seconde nozze la compagna Laura Speranza, con la quale condivide i quattro figli: Andrea, Virginia, Alberto e Vittoria.

La famiglia vive a Cusago, in provincia di Milano.

Progetti

• 1990 – Ho parato la luna (film di Ornella Barreca)
• 2003 – Amore, bugie & calcetto (film di Luca Lucini)
• 2003 – L’isola dei famosi (programma televisivo)

Premi e riconoscimenti

• 1984 – Medaglia di bronzo al valore atletico
• 1990 – Medaglia d’argento al valore atletico
• 1991 – Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana
• 1993 – Premio Nazionale Carriera Esemplare Gaetano Scirea

Che malattia ha Stefano Tacconi?

Il 23 aprile 2022 l’ex-portiere della Juventus Stefano Tacconi è stato ricoverato all’ospedale di Alessandria a causa di un aneurisma celebrale. Pur essendo in prognosi riservata, in maggio la famiglia ha fatto sapere tramite i social che Tacconi ha riacquistato la mobilità degli arti e sta lentamente tornando in stato di coscienza, facendo quindi ben sperare per una ripresa rapida del calciatore.

Stefano Tacconi ha partecipato a "L’isola dei famosi"?

L’ex-calciatore Stefano Tacconi ha partecipato al reality L’isola dei famosi nel 2003. La sua permanenza sull’isola però è durata solo otto giorni, dal momento che è stato il primo eliminato di quella stagione, proprio durante la seconda puntata del programma.

Chi è Andrea, il primogenito di Stefano Tacconi?

Andrea Tacconi è il primogenito dell’ex-calciatore. Nato il 28 luglio 1995, ha cercato per un breve periodo di seguire le orme del padre come portiere, ma ha poi deciso di darsi alla carriera di modello. Il nome del figlio di Stefano Tacconi può risultare familiare grazie alla sua partecipazione a due reality show: La Fasenda nel 2016 e Temptation Island Vip nel 2018.

Stefano Tacconi è entrato in politica?

Dopo il suo ritiro dal calcio, Stefano Tacconi ha cercato di lanciarsi in politica, ma con scarso successo. Nel 1999 si è candidato alle elezioni europee sotto l’egida di Alleanza Nazionale - Patto Segni, ma non è stato poi eletto. Nel 2005 si è presentato come candidato presidente della Regione Lombardia con il Nuovo MSI, senza però riuscire a raccogliere il numero di firme sufficiente. L’anno seguente è sceso in campo ancora con Alleanza Nazionale, proponendosi come consigliere comunale di Milano, ma di nuovo non ha ricevuto abbastanza voti.