Sergio Castellitto
Attore, regista e marito di Margaret Mazzantini: i film famosi, le produzioni internazionali e la vita privata
- Nome completo: Sergio Castellitto
- Data di nascita: 18/08/1953
- Luogo di nascita: Roma
- Segno zodiacale: Leone
- Altezza: 1.78 m
- Nazionalità: Italia
- Professione: attore, regista
- Data debutto: 1981
Biografia
Di famiglia molisana, Sergio Castellitto nasce e cresce a Roma, dove frequenta l’Accademia nazionale d’arte drammatica. Non terminerà gli studi, ma esordirà presto in teatro lavorando – nei primi Anni ’80 – con Aldo Trionfo nell’opera di Giordano Bruno del Candelaio e con Enzo Muzii nel Girotondo di Schnitzler. Nel 1981 esordisce al cinema come piccola comparsa in Tre fratelli di Francesco Rosi, con Michele Placido, mentre l’anno successivo debutta anche in televisione, diretto nuovamente da Enzo Muzii ne Le singolari avventure di Francesco Maria. Per tutti gli Anni ’80 si fa notare in alcuni ruoli minori e come protagonista di alcuni debutti alla regia di giovani autori: uno su tutti è Sembra morto… ma è solo svenuto di Felice Farina, nel 1986, a cui Castellitto contribuisce anche con il soggetto e la sceneggiatura. Sul finire degli Anni ’80 e nei primi ’90 entra nel cast di alcune commedie destinate al grande pubblico, come Piccoli equivoci di Ricky Tognazzi nel 1989 e Stasera a casa di Alice di Carlo Verdone nel 1990, riuscendo così a imporsi come uno degli attori più popolari del panorama italiano per tutti gli Anni ’90 e oltre. Nel 1990 è anche in TV come il giudice De Santis in Un cane sciolto, popolare miniserie diretta da Giorgio Capitani con Nancy Brilli.
Arriveranno così i successi ai Nastri d’argento come miglior attore protagonista per L’uomo delle stelle (diretto da Giuseppe Tornatore nel 1995) e il Premio David di Donatello per la sua interpretazione ne Il grande cocomero. Questi successi verranno ribaditi poi con L’ora di religione e Non ti muovere (diretto dallo stesso Castellitto e tratto dall’omonimo romanzo della moglie Margaret Mazzantini), rispettivamente nel 2002 e nel 2004. Sergio Castellitto diventa così uno dei più completi attori italiani, lavorando sia in film dallo stampo drammatico come Il regista di matrimoni o La stella che non c’è, sia in commedie – soprattutto grottesche – come Caterina va in città o Il tuttofare. Nel frattempo, dopo l’esordio con Libero Burro del 1999, si afferma anche come regista con Non ti muovere, La bellezza del somaro, Venuto al mondo, Nessuno si salva da solo, Fortunata e Il materiale emotivo, lavorando spesso a quattro mani con la moglie Margaret Mazzantini per il soggetto e la sceneggiatura. È anche in televisione che Castellitto consacra la propria fama, con eccellenti interpretazioni di vari personaggi famosi nelle miniserie TV dedicate a Fausto Coppi, Don Lorenzo Milani, Padre Pio ed Enzo Ferrari. Solo la produzione Mediaset del commissario Maigret non si rivelerà all’altezza delle aspettative del pubblico. Molto richiesto anche all’estero, ha lavorato con una certa continuità in Francia e prendendo parte – recitando per la prima volta in inglese – a Le cronache di Narnia – Il principe Caspian.
Vita privata
Dal 1987 Sergio Castellitto è sposato con Margaret Mazzantini, attrice, sceneggiatrice e scrittrice italiana, conosciuta recitando a teatro Le tre sorelle di Cechov. Mazzantini vanta un’importante carriera teatrale e cinematografica; pubblicherà inoltre sei romanzi, spesso ripresi dal marito per i suoi film (come Venuto al mondo e Nessuno si salva da solo). La coppia ha quattro figli: Pietro nel 1991, Maria nel 1997, Anna nel 2000 e Cesare nel 2006.
Progetti
- 1981 – Tre fratelli (film con la regia di Francesco Rosi)
- 1983 – La singolare avventura di Francesco Maria (film con la regia di Enzo Muzii)
- 1985 – Sembra morto… ma è solo svenuto (film con la regia di Felice Farina)
- 1987 – La famiglia (film con la regia di Ettore Scola)
- 1989 – Piccoli equivoci (film con la regia di Ricky Tognazzi)
- 1990 – Stasera a casa di Alice (film con la regia di Carlo Verdone)
- 1990-1992 – Un cane sciolto (in onda su Rai 1)
- 1993 – Il grande cocomero (film con la regia di Francesca Archibugi)
- 1993 – Toxic affair (film con la regia di Philippe Esposito)
- 1994 – Con gli occhi chiusi (film con la regia di Francesca Archibugi)
- 1995 – L’uomo delle stelle (regia di Giuseppe Tornatore)
- 1996 – Hotel Paura (film con la regia di Renato De Maria)
- 1997 – Quadrille (film con la regia di Valérie Lemercier)
- 1998 – Que la lumière soit (film con la regia di Arthur Joffé)
- 1999 – Libero Burro (film con la regia di Sergio Castellitto)
- 2002 – L’ora di religione (film con la regia di Marco Bellocchio)
- 2003 – Caterina va in città (film con la regia di Paolo Virzì)
- 2004 – Ne quittez pas! (film con la regia di Arthur Joffé)
- 2004 – Non ti muovere (film con la regia di Sergio Castellitto)
- 2006 – Il regista di matrimoni (film con la regia di Marco Bellocchio)
- 2008 – Fuga per la libertà – L’aviatore (film con la regia di Carlo Carlei)
- 2008 – Le cronache di Narnia – Il principe Caspian (film con la regia di Andrew Adamson)
- 2009 – Italians (film con la regia di Giovanni Veronesi)
- 2010 – La bellezza del somaro (film con la regia di Sergio Castellitto)
- 2012 – Una famiglia perfetta (film con la regia di Paolo Genovese)
- 2012 – Venuto al mondo (film con la regia di Sergio Castellitto)
- 2015 – Nessuno si salva da solo (film con la regia di Sergio Castellitto)
- 2017 – Fortunata (film con la regia di Sergio Castellitto)
- 2018 – Il tuttofare (film con la regia di Valerio Attanasio)
- 2018 – Aldo Moro – Il professore (film con la regia di Francesco Miccichè)
- 2020 – Mafia Inc. (film con la regia di Daniel Grou)
- 2020 – Il talento del calabrone (film con la regia di Giacomo Cimini)
- 2021 – Il cattivo poeta (film con la regia di Gianluca Jodice)
- 2021 – Il materiale emotivo (film con la regia di Sergio Castellitto)
Premi e riconoscimenti
- 1990 – David di Donatello come miglior attore non protagonista per Tre colonne in cronaca
- 1990 – Ciak d’oro come miglior attore non protagonista per Tre colonne in cronaca
- 1993 – David di Donatello come miglior attore protagonista per Il grande cocomero
- 1993 – Globo d’oro come miglior attore per Il grande cocomero
- 1993 – Ciak d’oro come miglior attore protagonista per Il grande cocomero
- 1996 – Nastro d’argento come miglior attore protagonista per L’uomo delle stelle
- 1996 – Ciak d’oro come miglior attore protagonista per L’uomo delle stelle
- 2002 – Nastro d’argento come miglior attore protagonista per L’ora di religione
- 2002 – Globo d’oro come miglior attore per L’ora di religione
- 2002 – Ciak d’oro come miglior attore protagonista per L’ora di religione
- 2004 – David di Donatello come miglior attore protagonista per Non ti muovere
- 2004 – Globo d’oro come miglior film per Non ti muovere
- 2004 – Ciak d’oro come miglior film per Non ti muovere
- 2005 – Nastro d’argento come miglior sceneggiatura per Non ti muovere
- 2007 – Nastro d’argento europeo
- 2013 – Nastro d’argento speciale
- 2013 – SuperCiak d’oro
Chi è il figlio di Sergio Castellitto?
Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini hanno quattro figli: Pietro, Maria, Anna e Cesare. Il primogenito, Pietro, nato il 16 dicembre 1991, è attore. Dopo aver recitato nei film del padre Non ti muovere, La bellezza del somaro e Venuto al mondo, ha interpretato Secco nel film ispirato al primo libro di Zerocalcare La profezia dell’armadillo nel 2018 ed è salito alla ribalta con il ruolo di Francesco Totti nella serie Speravo de morì prima, storia dell’ultimo anno di professionismo del capitano giallorosso. Nel 2021 ha anche debuttato alla regia, realizzando I predatori, vincendo il David di Donatello come miglior regista esordiente.
Sergio Castellitto ha dei profili social?
No, Castellitto non ha nessun profilo sui social network. In un’intervista a Vanity Fair, nel 2021, ha anzi sostenuto che “i social sono destinati a morire”.
Cos’è successo tra Sergio Castellitto e Fedez?
Sergio Castellitto e Fedez hanno avuto un piccolo diverbio in seguito ad alcune dichiarazioni dell’attore che, in un’intervista del 2018 al Corriere della Sera, ha rifiutato la definizione di “cantautore” per il rapper milanese, il quale – a suo avviso – “ne deve mangiare ancora di pasta e fagioli”.