Totò Cascio
Attore bambino promettente, dal 2000 scompare dai radar. Che fine ha fatto uno dei protagonisti di Nuovo Cinema Paradiso?
Biografia
Salvatore "Totò" Cascio è un attore e imprenditore di origini siciliane. Nasce a Palazzo Adriano, in provincia di Palermo, nel 1979 ed è proprio in questo piccolo comune che viene scoperto. Qui hanno infatti luogno le riprese di Nuovo Cinema Paradiso, pluripremiato film diretto da Giuseppe Tornatore, e proprio Cascio viene scelto per interpretare la versione bambina del suo protagonista.
La pellicola esce nel novembre 1988 e guadagna i premi Oscar, Golden Globe e BAFTA come Miglior film straniero, con riconoscimenti assegnati anche ai suoi protagonisti, al regista e al compositore della colonna sonora Ennio Morricone. Il successo investe anche il piccolo Cascio, che allora ha appena 9 anni e viene insignito anche lui di un BAFTA per la sua performance.
Considerato un attore estremamente promettente, prende presto parte a tanti altri lungometraggi. Tra questi si contano Stanno tutti bene, di nuovo un’opera di Tornatore, ma anche Jackpot di Mario Orfini e Festival di Pupi Avati. Questi impegni si distribuiscono nell’arco degli Anni ’90 e poi, salvo una breve apparizione nel film televisivo Padre Speranza nel 2005, l’attore scompare dai radar.
Colpito infatti da una malattia progressiva agli occhi, Cascio non si sente più in grado di lavorare sul set e al Corriere della Sera (2022) racconta: «Non dissi nulla nemmeno ai registi che mi cercavano, al massimo qualche volta rinunciavo io perché mi rendevo conto di non riuscire a farcela». Si allontana quindi in silenzio dai riflettori.
Negli anni seguenti lavora per un certo periodo presso il supermercato del padre finché, nel 2014, non torna sullo schermo. Interviene infatti nei panni di sé stesso nel documentario Protagonisti per sempre. Qualche anno dopo, nel 2021, è invece protagonista del cortometraggio A occhi aperti che, diretto da Mauro Mancini, racconta proprio la sua storia.
Vita privata
Totò Cascio è una persona estremamente riservata e, avendo vissuto per quasi quart’anni in una forma di isolamento a causa della sua patologia, non circolano molte notizie su di lui in Rete. Si sa però che è sposato.
Progetti
- 1988 – Nuovo Cinema Paradiso (film di Giuseppe Tornatore)
- 1990 – Diceria dell’untore (film di Beppe Cino)
- 1990 – C’era un castello con 40 cani (film di Duccio Tessari)
- 1990 – Stanno tutti bene (film di Giuseppe Tornatore)
- 1990 – Il ricatto 2 (film di Vittorio De Sisti – film TV)
- 1991 – Il mio papà è il Papa (film di Peter Richardson)
- 1992 – Jackpot (film di Mario Orfini)
- 1996 – Festival (film di Pupi Avati)
- 1999 – Il morso del serpente (film di Luigi Parisi)
- 1999 – Enzo, domani a Palermo! (film di Daniele Ciprì e Franco Maresco)
- 2005 – Padre Speranza (film di Ruggero Deodato)
- 2014 – Protagonisti per sempre (film di Mimmo Verdesca)
- 2021 – A occhi aperti (cortometraggio di Mauro Mancini)
Premi e riconoscimenti
- 1990 – Young Artist Award al miglior ragazzo non protagonista per Nuovo Cinema Paradiso
- 1991 – Premio BAFTA al miglior attore non protagonista per Nuovo Cinema Paradiso
- 2022 – Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito
- 2022 – Premio Nation Award di Taormina
- 2022 – Premio Aci e Galatea "Forieri di talento"
Di quale malattia soffre Totò Cascio?
Si tratta della retinite pigmentosa con edema maculare. È una grave malattia ereditaria (ne soffre infatti anche il fratello dell’attore) che provoca una perdita progressiva e irreversibile della vista che, nel caso di Totò Cascio, è quasi totale. Al Corriere della Sera nel marzo 2022 spiega infatti di essere ancora in grado di vedere le luci e ad esempio percepire se le finestre di una stanza sono aperte o chiuse, ma nulla di più. I sintomi della malattia si presentano tendenzialmente durante l’infanzia o la giovinezza e infatti nel suo caso la diagnosi è avvenuta avvenuta quando aveva 11 anni.
Totò Cascio ha scritto un libro?
Sì, s’intitola La gloria e la prova. Il mio Nuovo Cinema Paradiso 2.0 ed è stato pubblicato dalla casa editrice Baldini+Castoldi nel febbraio 2022. Il libro è un’autobiografia in cui Totò Cascio racconta la sua esperienza di vita, scrivendo così un memoir cinematografico che è anche racconto di formazione e di rinascita. L’introduzione al volume è firmata nientemeno che dal regista Giuseppe Tornatore, mentre la postfazione è affidata al cantante lirico Andrea Bocelli che, cieco al pari dell’autore, lo ha aiutato nel percorso di accettazione della propria condizione.
Come si chiama la moglie di Totò Cascio?
Non si sa, sulla moglie di Totò Cascio non circola infatti alcuna informazione sul Web. Appare però spesso al fianco del marito negli scatti personali condivisi sul suo profilo Facebook e anche in occasione di diversi eventi pubblici, come l’assegnazione di premi e gli incontri di presentazione del suo libro.
Cosa fa oggi Totò Cascio?
Oggi Totò Cascio si occupa dei nuovi progetti cinematografici e del tour del suo libro. Nella sua biografia di Twitter scrive poi: «sono anche imprenditore per valorizzare le eccellenze della mia Sicilia», ma non specifica in quali attività è coinvolto.