Pupi Avati
Considerato uno dei maestri dell’horror italiano, dal suo esordio negli Anni '60 ha collezionato opere di diverso genere e grande successo
- Nome completo: Giuseppe Avati
- Data di nascita: 03/11/1938
- Luogo di nascita: Bologna
- Segno zodiacale: Scorpione
- Nazionalità: Italia
- Professione: regista, sceneggiatore, scrittore
- Data debutto: 1968
Biografia
Pupi Avati è un regista, sceneggiatore e scrittore di origini emiliane. Nasce a Bologna nel 1938 e consegue una laurea in Scienze politiche presso l’Università degli Studi di Firenze. Dopo aver lavorato per qualche anno come rappresentante della Findus, vede 8½ di Federico Fellini e comprende che quella del cinema è la sua vera strada.
In questo campo debutta direttamente come regista e sceneggiatore nel 1968, quando realizza l’horror Balsamus, l’uomo di Satana, cui segue due anni dopo un film dello stesso genere: Thomas e gli indemoniati. Per qualche anno rimane lontano dalla macchina da presa, ma intanto lavora ad alcune sceneggiature di altri registi, come Salò o le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini.
Nella seconda metà degli Anni ’70 gira La casa dalle finestre che ridono, prima opera di un filone definito "gotico padano" a causa del genere e dell’ambientazione cui le opere appartengono. A questo segue poi il grottesco Tutti defunti… tranne i morti, che suscita un certo successo di critica. Chiude il decennio con due produzioni televisive di stampo autobiografico, prima Jazz Band e poi Cinema.
Gli Anni ‘80 sono costellati da successi. Prima la commedia Una gita scolastica, poi il thriller-horror Zeder e ancora i drammi Impiegati e Regalo di Natale nonché Storia di ragazzi e di ragazze (1989). Anche gli Anni ’90 sono disseminati di opere di vario genere, dal thriller L’amico d’infanzia e l’horror L’arcano incantatore alle commedie Il testimone dello sposo e La via degli angeli.
Nel 1991 Avati inaugura una seconda carriera come scrittore, pubblicando con il fratello Antonio il libro Bix. Si tratta dell’inizio di una fortunata compenetrazione tra forme di rappresentazione. Negli anni successivi infatti il regista pubblica diversi volumi che anticipano o talvolta seguono film omonimi. Ne sono esempio le pellicole sentimentali Il cuore altrove e Ma quando arrivano le ragazze, realizzate nei primi Anni 2000.
Appartengono a questa dimensione anche altre opere degli anni appena successivi. Nel 2007 realizza sia un libro che un film intitolati Il nascondiglio. Del biennio successivo sono poi da ricordare in tal senso Il papà di Giovanna e Gli amici del bar Margherita. Negli Anni 2010 fanno eccezione a questa regola il lungometraggio Il cuore grande delle ragazze e il romanzo Il ragazzo in soffitta, che restano confinati l’uno sullo schermo e l’altro sulla carta stampata.
Nel 2018 esce invece Il signor Diavolo, che l’anno successivo viene trasposto sul grande schermo. Il 2021 è l’anno di un altro fortunato adattamento, Lei mi parla ancora, stavolta tratto dal romanzo Lei mi parla ancora – Memorie edite e inedite di un farmacista di Giuseppe Sgarbi. L’anno successivo invece esce Dante, ispirato al Trattatello in laude di Dante di Boccaccio.
Vita privata
Pupi Avati sposa nel 1964 Amelia Turri (Nicola, per le persone a lei vicine), una ragazza conosciuta per caso tra le strade di Roma. La vede infatti passeggiare in compagnia del fidanzato di allora e se ne innamora a prima vista. Con l’aiuto dell’amico Antonio Foresti riesce poi a presentarsi e presto inizia a corteggiarla.
Poco dopo il matrimonio la coppia accoglie la nascita della figlia Maria Antonia (1966). Le seguono poi i due fratelli minori: Tommaso (1969) e Alvise (1971). Tutti e tre hanno poi seguito le orme paterne nel mondo del cinema. La primogenita è infatti regista, mentre i due figli sono l’uno sceneggiatore e l’altro animatore 3D.
Progetti
- 1968 – Balsamus, l’uomo di Satana (film di Pupi Avati)
- 1970 – Thomas e gli indemoniati (film di Pupi Avati)
- 1976 – La casa dalle finestre che ridono (film di Pupi Avati)
- 1977 – Tutti defunti… tranne i morti (film di Pupi Avati)
- 1983 – Zeder (film di Pupi Avati)
- 1983 – Una gita scolastica (film di Pupi Avati)
- 1985 – Impiegati (film di Pupi Avati)
- 1986 – Regalo di Natale (film di Pupi Avati)
- 1989 – Storia di ragazzi e di ragazze (film di Pupi Avati)
- 1994 – L’amico d’infanzia (film di Pupi Avati)
- 1996 – L’arcano incantatore (film di Pupi Avati)
- 1999 – La via degli angeli (film di Pupi Avati)
- 2001 – I cavalieri che fecero l’impresa (film di Pupi Avati)
- 2003 – Il cuore altrove (film di Pupi Avati)
- 2005 – Ma quando arrivano le ragazze? (film di Pupi Avati)
- 2006 – La cena per farli conoscere (film di Pupi Avati)
- 2007 – Il nascondiglio (film di Pupi Avati)
- 2008 – Il papà di Giovanna (film di Pupi Avati)
- 2008 – Sotto le stelle di un film (libro)
- 2009 – Gli amici del bar Margherita (film di Pupi Avati)
- 2006 – La cena per farli conoscere (film di Pupi Avati)
- 2007 – Il nascondiglio (film di Pupi Avati)
- 2008 – Il papà di Giovanna (film di Pupi Avati)
- 2009 – Gli amici del bar Margherita (film di Pupi Avati)
- 2015 – Il ragazzo in soffitta (libro)
- 2019 – Il signor Diavolo (film di Pupi Avati)
- 2021 – Lei mi parla ancora (film di Pupi Avati)
- 2022 – Dante (film di Pupi Avati)
Premi e riconoscimenti
- 1979 – Premio De Sica alla carriera
- 1984 – Nastro d’argento al migliore soggetto per Una gita scolastica
- 1989 – Premio Sergio Leone alla carriera al Festival di Annecy
- 1990 – Nastro d’argento alla migliore sceneggiatura per Storia di ragazzi e di ragazze
- 1990 – Nastro d’argento al migliore regista per Storia di ragazzi e di ragazze
- 1990 – David di Donatello alla migliore sceneggiatura per Storia di ragazzi e di ragazze
- 1990 – Ciak d’oro alla migliore sceneggiatura a Storia di ragazzi e di ragazze
- 1995 – Premio David Luchino Visconti
- 1995 – Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana
- 2003 – David di Donatello al migliore regista per Il cuore altrove
- 2005 – Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte
- 2020 – Premio Robert Bresson
- 2020 – Nastro d’argento al migliore soggetto per Il signor Diavolo
Dove abita Pupi Avati?
Pupi Avati abita nel cuore di Roma, a due passi da Piazza di Spagna, dove da cinquant’anni ha un appartamento in affitto che a la Repubblica (2022) descrive come un luogo sacro, l’unico piacere di una vita lontana dalle tentazioni. Qui Avati ha costruito la sua famiglia e, alla scrivania del padre Angelo, ha scritto i pilastri della sua carriera.
Nel 2022 Pupi Avati lavora a un film horror?
Nel settembre 2022 esce Dante, film biografico sul Sommo Poeta che ha una sottotraccia legata al genere horror. Nel mese precedente però Pupi Avati racconta a la Repubblica di stare lavorando anche a un’altra sceneggiatura di questa natura dal titolo L’orto che urla.
Pupi Avati è anche un musicista?
Sì, inizialmente ha addirittura tentato una carriera da musicista. Appassionato di Jazz, tra il 1952 e il 1962 Pupi Avati fa infatti parte di un gruppo, la Doctor Dixie Jazz Band, in cui suona il clarinetto. L’ingresso di Lucio Dalla nella band segna poi la rinuncia di Avati a questo percorso di vita. Vedere il cantautore all’opera gli fa infatti comprendere la differenza tra passione e vero talento e decide quindi di provare una nuova via lanciandosi, con enorme successo, nel mondo del cinema.
Pupi Avati ha lavorato insieme al fratello Antonio?
Il fratello minore di Pupi Avati è anche lui uno sceneggiatore e collaborato a quasi tutte le pellicole del regista. Antonio in particolare ha co-firmato le sceneggiature dei film horror di Avati, ma anche quelle di film di altro genere, tra cui Storia di ragazzi e di ragazze, La via degli angeli, Ma quando arrivano le ragazze?, Gli amici del bar Margherita, Lei mi parla ancora e Dante.