Laura Antonelli
I film erotici e comici che l'hanno resa famosa, il processo e la caduta nell'oblio di questa icona sexy degli Anni '870 e '80
- Nome completo: Laura Antonaz
- Data di nascita: 28/11/1941
- Luogo di nascita: Pola
- Data di morte: 22/06/2015
- Luogo di morte: Ladispoli
- Segno zodiacale: Sagittario
- Altezza: 1.66 m
- Professione: attore
- Data debutto: 1964
- Altre info: Star e vip
Biografia
Laura Antonelli è stata un’attrice italiana, nota per i suoi ruoli in film erotici e commedie all’Italiana degli Anni ’70 e ’80. Nasce a Pola (città istriana allora appartenente all’Italia) nel 194, poi con l’assegnazione dell’Istria alla ex-Jugoslavia dopo la Seconda guerra mondiale è costretta a migrare con la famiglia a Napoli. In seguito si trasferisce a Roma, dove per un certo periodo lavora come insegnante di educazione fisica.
Fa il suo debutto sullo schermo negli Anni ’60, inaugurando la carriera d’attrice con Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli. Partecipa poi per lo più in ruoli minori in altre pellicole come Le sedicenni e Scusi, lei è favorevole o contrario? di Alberto Sordi. Nel 1969 ottiene la sua prima parte da protagonista nel film Venere in pelliccia, ma il film viene bloccato dalla censura ed esce solo sei anni più tardi con il titolo Le malizie di Venere.
Nel frattempo Antonelli raggiunge il successo grazie a Il merlo maschio di Pasquale Festa Campanile, il primo film di genere erotico cui partecipa nel ruolo principale. Due anni dopo arriva un’altra pellicola che la consacra come icona sexy: Malizia di Salvatore Samperi. Con questo progetto vince anche un Nastro d’argento come Miglior attrice protagonista e il Globo d’oro alla miglior attrice rivelazione. Antonelli diventa quindi famosa e una professionista richiesta.
È così che negli anni successivi alterna performance in film d’autore e ruoli in pellicole erotiche e comiche. Ai primi appartengono ad esempio Trappola per un lupo di Claude Chabrol, Sessomatto di Dino Risi, Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini, L’innocente di Luchino Visconti e Passione d’amore di Ettore Scola (che le vale la candidatura al David di Donatello). Nel secondo tipo di opere si contano invece Peccato veniale, Divina Creatura, Casta e pura e le commedie Il malato immaginario e L’avaro.
Questa alternanza tra pellicole comiche ed erotiche prosegue nel decennio successivo. Tra i lavori di questo periodo si ricordano ad esempio Grandi magazzini di Castellano e Pipolo, poi Viuuulentemente mia di Carlo Vanzina e La Venexiana di Mauro Bolognini. Partecipa anche a due miniserie tv di discreto successo: Gli indifferenti e Disperatamente Giulia.
La carriera dell’attrice subisce una brusca interruzione nell’aprile 1991. La polizia trova infatti nella sua casa 36 grammi di cocaina e l’attrice viene condannata a tre anni e sei mesi di carcere per spaccio di stupefacenti. Sebbene venga poi assolta dalla Corte d’appello di Roma nel 2000 perché il consumo abituale non è più considerato reato, Antonelli è ormai fuori dal giro. Torna infatti a recitare nello stesso anno del processo in Malizia 2mila, sequel del film che l’aveva resa famosa, ma non riscuote altrettanto successo.
L’attrice si ritira allora a vita privata e, complice la depressione in cui cade, finisce presto nell’oblio nonostante l’aiuto di vari amici e colleghi. Negli anni di ritiro si avvicina alla fede e diventa un’assidua frequentatrice della chiesa di Santa Maria del Rosario a Ladispoli, città dove si è ormai stabilita da anni. Qui muore nel 2015, all’età di 73 anni.
Vita privata
A 24 anni sposa l’antiquario Enrico Piacentini dal quale però si separa presto e senza avere figli. In seguito si lega all’umorista Mario Marenco, ma anche questa relazione non ha futuro.
Tra le sue storie più famose si ricorda quella intensa con l’attore francese Jean-Paul Belmondo. I due si conoscono sul set di Trappola per un lupo e si frequentano dal 1972 al 1980.
Non si hanno poi notizie di relazione successive dell’attrice, ma è noto che questa ha adottato un figlio, Germano Randi, ma non si hanno informazioni sul suo conto, neppure come questi sia entrato nella vita di Antonelli.
Progetti
- 1969 – Le malizie di Venere (film di Massimo Dallamano)
- 1971 – Il merlo maschio (film di Pasquale Festa Campanile)
- 1972 – Trappola per un lupo (film di Claude Chabrol)
- 1973 – Malizia (film di Salvatore Samperi)
- 1973 – Sessomatto (film di Dino Risi)
- 1974 – Peccato veniale (film di Salvatore Samperi)
- 1974 – Mio Dio, come sono caduta in basso! (film di Luigi Comencini)
- 1975 – Divina creatura (film di Giuseppe Patroni Griffi)
- 1976 – L’innocente (film di Luchino Visconti)
- 1977 – Gran bollito (film di Mauro Bolognini)
- 1977 – Mogliamante (film di Marco Vicario)
- 1979 – Il malato immaginario (film di Tonino Cervi)
- 1981 – Passione d’amore (film di Ettore Scola)
- 1981 – Casta e pura (film di Salvatore Samperi)
- 1982 – Viuuulentemente mia (film di Carlo Vanzina)
- 1982 – Sesso e volentieri (film di Dino Risi)
- 1982 – Porca vacca (film di Pasquale Festa Campanile)
- 1985 – La gabbia (film di Giuseppe Patroni Griffi)
- 1986 – La venexiana (film di Mauro Bolognini)
- 1986 – Grandi magazzini (film di Castellano e Pipolo)
- 1987 – Rimini Rimini (film di Sergio Corbucci)
- 1987 – Roba da ricchi (film di Sergio Corbucci)
- 1990 – L’avaro (film di Tonino Cervi)
- 1991 – Malizia 2mila (film di Salvatore Samperi)
Premi e riconoscimenti
- 1973 – Grolla d’oro alla miglior attrice per Malizia
- 1974 – Nastro d’argento alla miglior attrice protagonista per Malizia
- 1974 – Globo d’oro alla miglior attrice rivelazione per Malizia
- 1975 – Globo d’oro alla miglior attrice per Mio Dio, come sono caduta in basso!
Dove si trova la tomba di Laura Antonelli?
Laura Antonelli riposa a Ladispoli, in una tomba del cimitero cittadino. Le esequie si sono tenute nella chiesa di Santa Maria del Rosario e vi hanno partecipato centinaia di persone, tra cui vari membri dell’ambiente dello spettacolo come Lino Banfi, Claudia Koll, Simone Cristicchi ed Enrico Montesano.
Qual è stata la causa di morte di Laura Antonelli?
L’esame autoptico del medico legale ha stabilito che la morte di Laura Antonelli è stata causata da un infarto.
Che malattia aveva Laura Antonelli?
La malattia non è mai stata confermata dall’attrice, ma sembra che Laura Antonelli soffrisse di una patologia chiamata Edema di Quincke, che causa un rapido gonfiore della cute, della mucosa e dei tessuti sottomucosi. Nel 1991 Antonelli si era sottoposta ad una cura estetica che, anziché migliorarne l’aspetto, aveva causato reazioni avverse. L’attrice si era rivolta allora al tribunale per un risarcimento ma il processo si era concluso dopo 13 lunghi anni con il rigetto delle sue pretese. Il tribunale era infatti giunto alla conclusione che gli effetti indesiderati non fossero stati causati dai trattamenti estetici ma appunto dall’edema di Quincke.