Enrico Montesano
Il debutto come cabarettista, la carriera d'attore, le varie partecipazioni televisive, la vita privata e le polemiche
Biografia
Enrico Montesano è un attore e conduttore televisivo italiano. Nasce a Roma nel 1945 da Armando Montesano e Iolanda Braconi. Da giovane Enrico Montesano consegue il diploma di geometra, ma la sua strada sembra già segnata e nel corso degli anni ’60 recita al Teatro Goldoni per lo spettacolo di Vittorio Metz Humor nero e calca il palco di un locale di Roma, il Puff, dove affianca Lando Fiorini nel ruolo di cabarettista.
In seguito, Montesano fa il suo debutto televisivo nel 1968 con il programma firmato da Castellano e Pipolo Che domenica amici. Qui presenta il suo primo personaggio di successo: Felice Allegria. Tornato sui palcoscenici, fa il suo esordio al Bagaglino con lo spettacolo Tiette la Cica. Una tappa importante che inaugura la collaborazione artistica con Gabriella Ferri: i due si ritrovano infatti pochi anni dopo in televisione, sia in Dove sta Zazà (1973) che in Mazzabubbù (1975).
In quegli anni è una colonna portante anche di un programma radiofonico di successo: Gran varietà, dove emergono molti personaggi diventati pietre miliari della sua carriera: il pensionato Torquato, i napoletani Dudù e Cocò e la Donna Inglese. Negli anni ’70 sono da segnalare anche i televisivi Io non c’entro (1975) e Quantunque Io (1977), dove è protagonista assoluto.
Anche se il suo debutto al cinema è datato 1966, quando prende parte al film Io non protesto, io amo di Ferdinando Baldi, è nel corso degli anni ’70 che emerge anche sul grande schermo. Una trilogia prodotta da Dino De Laurentiis – Io non scappo… fuggo, Io non spezzo… rompo, Io non vedo, tu non parli, lui non sente – gli spiana la strada verso una eccezionale quantità di lungometraggi.
Tra gli anni ’70 e gli ’80 lo vediamo: nei film di Giorgio Capitani Pane, burro e marmellata, Io tigro tu tigri egli tigra e Aragosta a colazione; diretto da Steno in L’Italia s’è rotta, Febbre da cavallo, Mi faccia causa; nei lungometraggi di Pasquale Festa Campanile Il ladrone, Qua la mano, Culo e camicia; diretto da Sergio Corbucci ne Il Conte Tacchia e Sing Sing. E ancora in Camera d’albergo e I picari di Mario Monicelli; Sotto…sotto…strapazzato da anomala passione di Lina Wetmuller; Il tenente dei carabinieri, Noi uomini duri, Il volpone di Maurizio Ponzi; nei film di Castellano e Pipolo Grand Hotel Excelsior e Grandi magazzini.
Cinema a parte, nel 1978 Enrico Montesano ottiene uno strepitoso successo nel celeberrimo ruolo di Rugantino e nel 1981 fa il bis con uno dei primi one-man-show italiani, dal titolo Bravo!: lo spettacolo rimane in cartellone per tre anni consecutivi. Nel 1988 ritorna alla conduzione televisiva con una fortunata edizione di Fantastico, che ottiene il numero di ascolti più elevato nella storia del programma e analogo successo nella vendita dei biglietti della lotteria Italia, rimasto ancora oggi insuperato. Tra i successivi spettacoli da menzionare troviamo la commedia Se il tempo fosse un gambero (1986), Beati voi! (1992) ed E meno male che c’è Maria (1997), tratto dal film Mrs Doubtfire con Robin Williams.
Nel corso degli Anni 2000 Enrico Montesano si dedica principalmente all’attività teatrale. Tra gli altri, ha interpretato: Malgrado tutto beati voi!, Noio voulevan savuar ancor, È permesso!, Un sogno di famiglia, Passeggiate romane, Da Petrolini a Montesano, Buon compleanno, C’è qualche cosa in te e una nuova versione del Marchese del Grillo. Dal 2016 al 2017 Enrico Montesano fa parte della giuria dello show di Rai 1 Tale e quale show, mentre a partire dall’ottobre 2022 è tra i concorrenti della diciassettesima edizione di Ballando con le stelle, show del sabato sera di Rai 1 condotto da Milly Carlucci. In pista, Montesano fa coppia con la ballerina Alessandra Tripoli.
Vita privata
Enrico Montesano è figlio d’arte. Infatti, sono tanti i suoi parenti che hanno dedicato parte della vita al palcoscenico: a partire dal trisnonno Nicola, attore comico, passando per il bisnonno Michele, fondatore con il fratello Achille di una compagnia di operette, fino ad arrivare a nonno Enrico, direttore d’orchestra e nonna Bianca, attrice.
La vita sentimentale dell’attore è particolarmente ricca se si pensa che ha avuto sei figli da tre diverse donne. Ancora giovane si fidanza e fa a lungo coppia con la stilista Marina Spadafora. Dalla loro relazione nasce Mattia (1986). In seguito conosce e sposa Tamara Montrasio con la quale ha in pochi anni tre figli: Lavina, Tommaso e Oliver. All’inizio del 1992 Enrico Montesano sposa Teresa Trisorio, sua attuale consorte. Una relazione che si rivela longeva e fruttuosa: i due diventano genitori di Michele Enrico e Marco Valerio e sono, ancora oggi, una coppia molto affiatata.
Nel corso degli anni ‘70 Enrico Montesano si avvicina al mondo della politica, dichiarandosi apertamente di sinistra e, in particolar modo, vicino al PSI. Sostenitore della politica di Achille Occhetto, nel 1993, candidato per la Quercia, Montesano viene eletto alle elezioni comunali come consigliere di Roma e nel 1994 come europarlamentare. Successivamente Montesano simpatizza per la destra di Gianni Alemanno, sostenendolo come sindaco di Roma. Si schiera poi, in anni recenti, con il Movimento 5 stelle, criticando in un secondo momento la strada intrapresa dal partito. Con l’esplosione della pandemia di Covid-19, Enrico Montesano si rende più volte protagonista di video pubblicati in rete e manifestazioni pubbliche contro le misure di contrasto al virus. L’attore è inoltre protagonista di prese di posizioni di matrice negazionista e, in qualche occasione, complottista. Le sue parole sono state oggetto di aspre critiche.
Progetti
- 1968-1969 – Che domenica amici (programma televisivo)
- 1971 – Io non vedo, tu non parli, lui non sente (film di Mario Camerini)
- 1973 – Dove sta Zazà (programma televisivo)
- 1975 – Mazzabubù (programma televisivo)
- 1976 – Febbre da cavallo (film di Steno)
- 1976 – Spogliamoci così, senza pudor… (film di Sergio Martino)
- 1977 – Quantunque io (in onda su Rete 2)
- 1977 – Stato interessante (film di Sergio Nasca)
- 1977 – Tre tigri contro tre tigri (film di Sergio Corbucci e Steno)
- 1977 – Pane, burro e marmellata (film di Giorgio Capitani)
- 1979 – Aragosta a colazione (film di Giorgio Capitani)
- 1980 – Qua la mano (film di Pasquale Festa Campanile)
- 1981 – Culo e camicia (film di Pasquale Festa Campanile)
- 1982 – Grand Hotel Excelsior (film di Castellano e Pipolo)
- 1984 – Sotto.. sotto.. strapazzato da anomala passione (film di Lina Wertmüller)
- 1984 – I due carabinieri (film di Carlo Verdone)
- 1985 – A me mi piace (film di Enrico Montesano)
- 1985 – Sogni e bisogni (film di Sergio Citti)
- 1986 – Il tenente dei carabinieri (film di Maurizio Ponzi)
- 1986 – Grandi magazzini (film di Castellano e Pipolo)
- 1987 – Noi uomini duri (film di Maurizio Ponzi)
- 1987 – I picari (film di Mario Monicelli)
- 1988-1989 – Fantastico (programma televisivo)
- 1991 – Piedipiatti (film di Carlo Vanzina)
- 1995-1996 – Pazza famiglia (film di Enrico Montesano)
- 2002 – Febbre da cavallo – La mandrakata (film di Carlo Vanzina)
- 2009 – Ex (film di Fausto Brizzi)
- 2016-2017 – Tale e quale show (programma televisivo)
- 2022 – Ballando con le stelle (programma televisivo)
Enrico Montesano è vegetariano?
Enrico Montesano è vegetariano. Per l’esattezza si è dichiarato vegetaliano. Durante una puntata di Domenica Live ha confidato a Barbara D'Urso: «La verità è che la carne non l’ho mai amata, il pesce mi ha sempre fatto solo impressione».
Cosa è accaduto alla tomba della madre di Enrico Montesano?
Nel 2018 Enrico Montesano ha scritto una lettera al quotidiano Leggo, denunciando la profanazione della tomba materna al cimitero del Verano: «Dopo aver lasciato un fiore a Vittorio Gassman sono arrivato alla tomba di mamma mi sono accorto che qualcosa non andava: era sparito il libro di marmo con la sua foto e la scritta che aveva inciso mio padre».
Per quale squadra fa il tifo Enrico Montesano?
Enrico Montesano è un tifoso della Lazio. Più volte lo abbiamo visto allo stadio Olimpico per sostenere la sua squadra del cuore.