Carrie Fisher
Il successo raggiunto interpretando la Principessa Leila in Star Wars, l'attività come autrice e la tormentata vita privata
- Nome completo: Carrie Frances Fisher
- Data di nascita: 21/10/1956
- Luogo di nascita: Burbank
- Data di morte: 27/12/2016
- Luogo di morte: Los Angeles
- Segno zodiacale: Bilancia
- Altezza: 1.55 m
- Nazionalità: USA
- Professione: attrice, sceneggiatrice, scrittrice
- Data debutto: 1969
- Sito ufficiale: link
- Social: Twitter
Biografia
Carrie Fisher è stata un’attrice, sceneggiatrice e scrittrice statunitense, nota soprattutto per aver interpretato la Principessa Leila nel franchise Star Wars. Nasce nel 1956 in California, figlia del cantante Eddie Fisher e dell’attrice Debbie Reynolds. Abbandona le scuole superiori a 15 anni e, dopo aver frequentato alcuni corsi di recitazione senza completare gli studi, fa il suo esordio a teatro interpretando una debuttante ballerina in Irene.
Due anni dopo esordisce invece sullo schermo, cui deve in realtà la sua fortuna. Nel 1975 recita infatti in Shampoo, poi due anni dopo (appena ventenne) viene scelta dal regista George Lucas per interpretare la Principessa Leila Organa in Guerre stellari, primo film della saga di Star Wars. Il successo della pellicola è immediato e, al fianco di Harrison Ford, la performance di Fisher viene molto apprezzata dal pubblico, lanciandone così la carriera.
Questa prosegue negli anni successivi anche con produzioni di diverso genere, ma resta indissolubilmente legata a questo franchise. Il film successivo infatti è il secondo capitolo, L’impero colpisce ancora, mentre nello stesso anno Fisher appare in The Blues Brother nei panni dell’ex fidanzata del personaggio interpretato da John Belusci. Il 1983 poi è la volta del terzo film di Star Wars: Il ritorno dello Jedi.
Diverse sono poi le apparizioni di Fisher al cinema, solitamente in ruoli secondari. È il caso di Cercando la Garbo di Sidney Lumet, poi Hannah e le sue sorelle di Woody Allen e un paio di pellicole di Joe Dante. Da ricordare poi è la sua performance in Harry, ti presento Sally…, rom-com con protagonisti Meg Ryan e Billy Crystal.
Gli Anni ’80 sono anche quelli del suo esordio come scrittrice. Nel 1987 esce infatti Cartoline dall’inferno, un romanzo semi-biografico che Fisher adatta poi in sceneggiatura per la sua trasposizione cinematografica del 1990, con protagoniste Meryl Streep e Shirley MacLaine. È la prima prova scrittoria dell’attrice, ma non certo l’ultima. Da quell’anno fino al 2005, infatti, si presta spesso per dare una rifinitura alle sceneggiature del periodo, solitamente non accreditata, e scrive negli anni altri 5 libri.
Nello stesso periodo l’attrice appare con costanza in vari film di un certo successo, sempre però in ruoli minori. È il caso di Scream 3, Charlie’s Angels – Più che mai e The Women. Nel 2009 poi fa un piccolo cameo in Fanboys, film incentrato sulla passione dei protagonisti per Star Wars, e che strizza l’occhio allo spettatore presentando Fisher nei panni di un’anonima dottoressa.
Dopo anni lontana dalla camera da presa, torna nel 2014 con Maps to the Stars e l’anno successivo riprende il ruolo della principessa Leila nei nuovi capitoli della saga: Il risveglio della Forza e Gli ultimi Jedi. L’attrice muore poi nel 2016, ma il regista J.J. Abrams con il permesso della famiglia recupera alcune scene tagliate da Il risveglio della Forza e riesce a inserire Fisher anche nel terzo capitolo, L’ascesa di Skywalker che mette infine in scena la morte della principessa.
Vita privata
Nel 1983 Carrie Fisher sposa il cantautore Paul Simon, membro del duo Simon & Garfunkel assieme al collega Art Garfunkel. Il matrimonio tuttavia è brevissimo, appena un anno dopo i due si separano. Riprendono in seguito la loro relazione, per allontanarsi definitivamente nel 1991.
Nello stesso anno l’attrice si lega all’agente di spettacolo Bryan Lourd, con il quale nel 1992 accoglie la nascita della figlia Billie. Due anni dopo però il compagno si scopre omosessuale e anche quest’unione finisce.
Da allora non si hanno notizie di relazioni posteriori dell’attrice. Nel suo libro The Princess Diarist, tuttavia, Fisher confessa di aver avuto un flirt con il collega Harrison Ford sul set del primo film della saga di Star Wars. L’attore ai tempi era ancora sposato con la sua prima moglie, Mary Marquardt.
Progetti
- 1975 – Shampoo (film di Hal Ashby)
- 1977 – Guerre stellari (film di George Lucas)
- 1980 – Star Wars – L’Impero colpisce ancora (film di Irvin Kershner)
- 1980 – The Blues Brothers (film di John Landis)
- 1983 – Star Wars – Il ritorno dello Jedi (film di Richard Marquand)
- 1987 – Cartoline dall’inferno (libro)
- 1989 – Harry, ti presento Sally… (film di Rob Reiner)
- 1990 – Cartoline dall’inferno (film di Mike Nichols)
- 1990 – Non c’è come non darla (libro)
- 1994 – Delusions of Grandma (libro)
- 2000 – Scream 3 (film di Wes Craven)
- 2004 – The Best Awful There Is (libro)
- 2005-2017 – I Griffin (serie TV)
- 2006-2010 – Wishful Drinking (spettacolo teatrale)
- 2007 – Charlie’s Angels – Più che mai (film di McG)
- 2007 – Cougar Club (film di Christopher Duddy)
- 2008 – The Women (film di Diane English)
- 2008 – Wishful Drinking (libro)
- 2009 – Fanboys (film di Kyle Newman)
- 2009 – Patto di sangue (film di Stewart Hendler)
- 2011 – Shockaolic (libro)
- 2014 – Maps to the Stars (film di David Cronenberg)
- 2015 – Star Wars – Il risveglio della Forza (film di J. J. Abrams)
- 2016 – The Princess Diarist (libro)
- 2017 – Star Wars – Gli ultimi Jedi (film di Rian Johnson)
- 2019 – Star Wars – L’ascesa di Skywalker (film di J. J. Abrams)
- 2022 – Wonderwell (film di Vlad Marsavin)
Premi e riconoscimenti
- 1990 – Saturn President’s Award
- 2005 – Women of Vision Award
- 2016 – Outstanding Lifetime Achievement Award in Cultural Humanism
- 2018 – Grammy Award al miglior alum parlato per The Princess Diarist
- 2018 – Teen Choice Award alla miglior attrice fantasy per Star Wars – Gli ultimi Jedi
Di quale malattia soffriva Carrie Fisher?
A partire dagli Anni ’70 l’attrice cade nella spirale dell’alcolismo e dell’abuso di sostanze stupefacenti, che ne mettono in pericolo la carriera, ragion per cui si fa ricoverare più volte in cliniche di riabilitazione. Di quest'esperienza parla ampiamente nel suo spettacolo teatrale Whishful Drinking, nel libro omonimo e anche nel volume Shockaolic. All’età di 24 anni inoltre le viene diagnosticato un disturbo bipolare, certo intensificato dagli abusi sopracitati. Inizialmente incapace di accettare di avere questa malattia, Carrie Fisher rifiuta la diagnosi per alcuni anni, finché un’overdose e un esaurimento nervoso non la convincono a curare questo suo disturbo.
Qual è stata la causa di morte di Carrie Fisher?
Il 23 dicembre 2013, mentre si trovava in volo tra Londra e Los Angeles, Carrie Fisher è stata colpita da un infarto poco prima dell’atterraggio. Sebbene il personale medico sia poi riuscito a stabilizzarla, quell’evento è da considerarsi la causa di morte, occorsa poi quattro giorni dopo. L’attrice aveva 60 anni.
Chi era la madre di Carrie Fisher?
Debbie Reynolds, madre di Carrie Fisher, è stata una star indiscussa del cinema americano, soprattutto negli Anni ’50 e ’60, che ha continuato a lavorare per i successivi cinquant’anni. Tra le sue produzioni cinematografiche più famose si ricordano: Cantando sotto la pioggia con Gene Kelly, Il fidanzato di tutte al fianco di Frank Sinatra, Pranzo di nozze con Bette Davis e poi ancora Il gioco dell’amore e C’era una volta Hollywood.
Debbie Reynolds è morta poco dopo la figlia Carrie Fisher?
Sì, a distanza di poche ore. Carrie Fisher è morta infatti il 27 dicembre 2016 e Debbie Reynolds si è spenta il giorno successivo, mentre era occupata con gli arrangiamenti per il funerale. La madre dell’attrice ha subito un ictus da cui non è riuscita a riprendersi, aveva 84 anni.