X Factor: eliminazione clamorosa. I top e flop della semifinale

La semifinale si conclude con l'ennesimo ballottaggio per i Tropea e l'eliminazione degli Omini di Fedez: ecco i migliori e i peggiori della serata live

Fonte: Ufficio Stampa Sky

Due manche, una sola possibilità di arrivare in finale: i cinque semifinalisti di X Factor 2022 hanno dato il tutto e per tutto per conquistarsi un posto sul palco del Forum di Assago. E lo hanno fatto in grande stile, duettando con alcuni dei nomi più influenti della musica italiana e scegliendo personalmente i brani da portare in scena. Non è però tutto oro quello che luccica: per gli Omini è stata (inaspettatamente) l’ultima esibizione, e la band ha dovuto lasciare il talent show di Sky Uno ad un passo dall’obiettivo. Ma scopriamo tutto ciò che ci è piaciuto (e cosa no) di questa puntata.

I top della semifinale

Tropea

Con un brano iconico degli Anni ’80 la band di Ambra Angiolini dà sfogo a tutta la sua energia, dando vita ad un’esibizione che ha rischiato di sovrastare Donatella Rettore (che, ammettiamolo, inizia la canzone completamente fuori tempo). Una sfida non semplice, ma la cover di Lamette convince proprio tutti, portando il frontman Pietro ad un’inaspettata commozione. "Soltanto una diva come Rettore avrebbe potuto accompagnare un gruppo di divi come voi", dice giustamente Rkomi.

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Nella seconda manche "tropeizzano" un classico dei Lunapop, Qualcosa di grande, portandone una versione decisamente rock. Un azzardo, forse, ma riuscito alla perfezione. "Avete uno dei migliori sound, riuscite a prendere i brani, modificarli e farli vostri", commenta Rkomi. E Dargen D’Amico conferma: "Siete dei bravissimi produttori". Nonostante tutto, battono ogni record e finiscono per la quinta volta al ballottaggio. Evidentemente c’è qualcosa che non va nel modo in cui il pubblico da casa vota. Non c’è altra spiegazione. Ma ancora una volta si salvano.

Santi Francesi

Non c’è niente da fare: il duo composto da Alessandro e Mario non sbaglia un colpo. Quello con i Coma Cose è un connubio perfetto, e Fiamme negli occhi è un brano decisamente nelle corde dei Santi Francesi. Un brano che, ancora una volta, hanno fatto proprio rispettando però l’originale. "C’è stata subito sintonia", confermano infatti gli ospiti. "Con due duo si rischia di non fondersi perfettamente, ed è quello che è successo a voi. Ma è stata proprio questa la forza della vostra esibizione", dice Dargen. E non avremmo saputo spiegarlo meglio.

La loro scelta ricade su When you were young dei The Killer. Ancora una volta portano a casa un’esibizione impeccabile, questa volta con una sorpresa: Alessandro spiazza tutti suonando la batteria, dimostrando di essere un ottimo musicista oltre che un cantante con i fiocchi.

Beatrice Quinta

Un duetto che non ti aspetti, quello tra la queen di X Factor e Morgan, che Dargen definisce giustamente un artista "complesso e controverso". Un duetto che però, incredibilmente, funziona: con La crisi i due artisti fondono perfettamente le proprie voci (e, anzi, Beatrice quasi sovrasta vocalmente Morgan), che infiammano il palco con tutta la loro eccentricità. "Oggi sei cintura nera di performer", commenta Ambra.

Si prende poi un altro rischio scegliendo Teorema di Marco Ferradini (declinata per altro al maschile), ma ancora un volta cade in piedi. Un’altra esibizione da vera performer, coronata da una standing ovation che riesce a scalfire anche la corazza di Beatrice, che si lascia andare alla commozione.

Linda (seconda manche)

Per la seconda manche sceglie Waves di Dean Lewis, e risolleva le sorti della sua gara: come dice Fedez, sembra un brano scritto apposta per lei, grazie al quale torna a dare dimostrazione della sua intonazione perfetta e delle sue indiscutibili doti a livello di interpretazione. E l’infinita ovazione del pubblico non fa che confermarlo. "Una performance pazzesca. Non ho niente da dirti": Dargen, ci hai tolto le parole di bocca.

Omini (seconda manche)

Si auto-assegnano l’iconica Song 2 dei Blur: mai scelta fu più azzeccata. Dopo l’esibizione non perfettamente a fuoco della prima manche, gli Omini tornano ad essere la band che tanto amiamo, con una performance degna di questo nome. Avranno anche abbandonato le loro tute bianche, ma di certo non si sono dimenticati come si fa il vero rock. Come dice Dargen, "Sono un muro di suono, riconoscibile e potente". La loro esibizione genera però battibecchi tra i giudici, e finiscono al ballottaggio: contro ogni previsione, sono gli eliminati della semifinale.

I (pochissimi) flop della semifinale

Omini (prima manche)

Come racconta Fedez, i Baustelle hanno chiesto espressamente di duettare con la band più rock di X Factor 2022. Sulla carta una collaborazione azzeccatissima, ma il risultato non è un’esibizione all’altezza degli Omini. Le voci non sembrano in perfetta sintonia, e la band rischia di essere sopraffatta dagli ospiti. Certo, Charlie fa surf appartiene ad un genere non propriamente mainstream e, come sottolinea Dargen, non si può non apprezzare che i siano per la prima volta usciti davvero dalla loro comfort zone.

Linda (prima manche)

Non nasconde la propria emozione nel duettare con un artista come Federico Zampaglione sulle note di Per me è importante. Le voci, però, non si amalgamano come dovrebbero, e Linda perde la precisione vocale che finora è stata il suo marchio di fabbrica (colpa, forse, di una tonalità troppo alta). "Era una sfida complicata", sottolinea Ambra: una sfida che l’artista, in qualche modo, porta a casa, ma non al massimo delle sue capacità.

Di Letizia Bonardi

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