X Factor 2022: il trionfo (meritatissimo) dei Santi Francesi

L'edizione 2022 del talent di Sky Uno si è conclusa con la vittoria del duo della squadra di Rkomi: ecco tutto ciò che ci è piaciuto (e cosa no) della serata.

Anche l’edizione 2022 di X Factor è giunta alla fine: nell’ultima spettacolare puntata i quattro concorrenti rimasti i gara, Beatrice Quinta, i Santi Francesi, i Tropea e Linda si sono esibiti per la prima volta sul palco del Mediolanum Forum di Assago di fronte a ben seimila persone e ai giudici Ambra Angiolini, Rkomi, Dargen D’Amico e Fedez. Uno show aperto dai Meduza, con un medley dei loro più grandi successi, e concluso con Francesca Michielin che ha annunciato il vincitore: Ecco quindi tutto ciò che ci è piaciuto della serata (e cosa avremmo preferito andasse diversamente).

I duetti con Francesca Michielin

Beatrice Quinta apre la manche dei duetti con Francesca Michielin con Acido dei Prozac+: l’entusiasmo è palpabile, ma l’unione delle due voci non convince a pieno (con qualche piccola imprecisione a livello vocale); innegabile, però, l’energia che le due donne portano sul palco. I Santi Francesi si confrontano con un duetto sulle note di California dei Phantom Planet dall’inizio a cappella. Un versione intima di un successo planetario, in cui Michielin quasi scompare rispetto all’interpretazione come sempre ricca di intensità del duo di Rkomi. I Tropea portano al forum Somebody to love dei Jefferson Airplane, e Francesca si inserisce perfettamente tra i componenti della band. Quest’ultima, ancora una volta, animata dalla sua rabbia e dalla voglia di continuare a fare musica (visti i cinque ballottaggi alle spalle). Linda si confronta con Take me to Church di Hozier, dando vita ad ottimo duetto con la conduttrice: le loro voci di amalgamano bene, in una ballad perfettamente nelle corde della concorrente di Fedez.

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Tutto sommato, non si può dire che sia la manche dei duetti migliore della storia di X Factor: non è semplice per Francesca Michielin adattarsi a generi e mondi così diversi tra loro. D’altronde, c’era un motivo per cui nelle edizioni precedenti ogni concorrente si esibiva in coppia con un cantante diverso (come, per altro, è accaduto durante la semifinale). Alla fine, la prima manche della finale si trasforma in un Michielin-show, con la conduttrice che porta in scena un medley di tutti i suoi più grandi successi.

La manche del Best Of

Linda

Con Coraline Linda cade in piedi: il brano che ha portato alle Auditions continua a conquistare il pubblico con la sua delicatezza e allo stesso tempo la sua potenza incredibile. La sua manche continua poi con Waves e Still don’t know my name, grazie alle quali la giovane cantante ha toccato i punti più alti del suo percorso. Nulla da dire sulla sua performance se non che, a lungo andare, rischia di diventare monotona.

Tropea

Luna, Asilo Republic e Insieme a te sto bene sono i veri cavalli di battaglia della band di Ambra Angiolini: d’altronde, con tutti i ballottaggi a cui hanno preso parte, le abbiamo sentite diverse volte. Ma ogni volta i Tropea riescono a migliorarsi: per la finale il cantante si cimenta addirittura con il sax, prima di lanciarsi (letteralmente) sul pubblico. Ancora una volta dimostrano che il loro punto di forza, oltre ad un sound riconoscibilissimo, è la presenza scenica e l’incredibile ondata di energia che portano sul palco.

Santi Francesi

Il duo più sofisticato di X Factor ci fa rivivere il suo percorso nel programma con Un ragazzo di strada, Ti voglio e Creep, dimostrandosi ancora una volta una spanna sopra tutti gli altri a livello di interpretazione, precisione vocale e produzione (sempre curata da loro stessi). Tre brani molto diversi tra loro, ma che mettono in mostra altrettanti lati della band, tutti decisamente credibili. Una nota di merito a Creep, probabilmente tra i brani meglio eseguiti nella storia del programma.

Beatrice Quinta

Con Believe, Tutti i miei sbagli e Fiori rosa, fiori di pesco, la queen di X Factor si conferma la vera performer di questa edizione: sicura di sé, intonata, e soprattutto con una capacità di mangiarsi il palco che non ha paragoni. Non si fa spaventare dal Forum gremito, e ancora una volta conquista pubblico e giudici. "Sei l’unica vera pop star di questa edizione", dice Fedez.

La manche degli inediti

Se$$o – Beatrice Quinta

Non c’è niente da fare: piaccia o non piaccia, Se$$o è una vera e propria hit. Orecchiabile, ballabile e con un tema – l’amore e gli ex – tra i più in voga nella musica italiana, il brano di Beatrice è destinato a scalare tutte le classifiche. E a fissarsi in modo indelebile nella nostra mente: chi, domani mattina, non si sveglierà canticchiando il ritornello? Il pubblico gradisce le sue esibizioni, le regala il secondo posto.

Fiori sui balconi – Linda

Forse l’inedito più debole tra i quattro: una canzone non memorabile, dalle vibes sanremesi, e forse Linda paga il fatto di essere l’unica ad avere un pezzo scritto per lei da qualcun altro. Si percepisce, però, tutta la sua emozione e la gioia di ritrovarsi a cantare il suo brano di fronte al Forum di Assago gremito. Batte di un soffio i Tropea e sale sul terzo gradino del podio.

Non è così male – Santi Francesi

Con questo brano ci avevano già conquistato durante le audizioni, e al termine del loro percorso a X Factor lo presentano in una veste – se possibile – ancora migliore. Dimostrano ancora una volta tutto il loro talento e la loro eleganza, unita anche alla maestria nella produzione, che gioca un ruolo fondamentale in questa canzone. "Due componenti di una band che giocano come un’orchestra", dice Fedez. Cosa si può dire ancora di loro? Hanno più che meritato la vittoria.

Cringe Inferno – Tropea

Confermiamo quanto detto dopo il quarto live: Cringe Inferno ha bisogno di essere ascoltata più volte per essere capita a pieno. E dopo averlo fatto, non possiamo più farne a meno. È esattamente il pezzo che una band come i Tropea doveva portare a X Factor: è la loro identità e, che ci piaccia o no, non hanno alcuna intenzione di cambiarla. Come prevedibile, visto l’andamento di tutta l’edizione, il pubblico non li premia e si classificano al quarto posto.

Di Letizia Bonardi


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