Viva Rai 2, Fiorello rincara la dose per il 25 aprile: “Il 72% degli italiani è antifascista, l’altro 28% in Rai”

Lo showman siciliano ha aperto la puntata di oggi con un monologo sulla Liberazione e stoccate dirette alla tv di Stato per le recenti censure e il caso Scurati

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Fiorello è un fiume in piena e non si ferma, tantomeno per la Festa della Liberazione. Nella puntata di oggi giovedì 25 aprile 2024 di Viva Rai 2, infatti, lo showman siciliano è tornato a punzecchiare la tv di Stato dopo le recenti critiche per le censure ad Antonio Scurati e le mancate prese di posizione antifascista in occasione dell’anniversario della liberazione d’Italia da parte della resistenza. Fiorello ha aperto la puntata odierna del suo talk show del mattino di Rai 2 proprio con un monologo sul tema e, più o meno ironicamente, non si è risparmiato altre acute frecciate alla tv di Stato. Scopriamo cos’è successo e cosa ha detto.

Fiorello e il monologo sulla Liberazione

Nessuna pausa per Fiorello in occasione del 25 aprile che, anzi, ha rappresentato un’ulteriore opportunità per tornare a parlare dei recenti accadimenti politici che hanno scosso la Rai. Il comico siciliano – affiancato dagli immancabili Biggio e Casciari – ha infatti aperto la puntata di oggi di Viva Rai 2 proprio con un monologo sulla Liberazione: "Festa di chi difende la libertà, di chi la rispetta, di chi è libero e di chi sa che la libertà è anche un dovere, il dovere di onorare questo privilegio". Nel suo messaggio Fiorello ha poi puntualizzato di come si tratti di una festa nazionale a cui tutti devono aderire in memoria della resistenza al nazifascismo: "Noi crediamo che al di là delle idee politiche, oggi si debbano festeggiare, tutti coloro i quali per questa libertà hanno lottato e si sono sacrificati".

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Le frecciate alla Rai

La puntata di oggi di Viva Rai 2, inutile dirlo, è stata una grande stoccata ai vertici Rai. Già negli ultimi giorni Fiorello aveva preso le difese di Serena Bortone e di Antonio Scurati (il cui monologo sull’antifascismo è stato "bloccato" da viale Mazzini e letto quindi dalla conduttrice) e ieri aveva rispedito al mittente le critiche della politica dichiarandosi "indignato". Con la solita ironia, anche oggi Fiorello è tornato a pizzicare la tv di Stato: "Un’indagine ha rivelato che il 72% degli italiani si sente antifascista. Il restante 28% sapete cosa fa? Manda il curriculum alla Rai! Il caso Scurati con Bortone e Corsini che non saranno ascoltati, il caso Zanchini, Amadeus che va via… insomma, noi non vi stiamo più dietro, ogni giorno ce n’è una. Occhio a Carlo Conti, ‘I migliori anni’ potrebbe evocare il ventennio…".


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