Vittorio Sgarbi in ospedale, il dramma della depressione: “Faccio fatica in tutto, penso al destino che mi attende”

L’ex sottosegretario alla Cultura è ricoverato per una forte depressione dopo la malattia: “Ho perso parecchi chili e passo molto tempo a letto”. Come sta oggi

Vittorio Sgarbi come non lo conosciamo. Ricoverato in ospedale in uno stato di forte depressione, il critico d’arte emiliano si è raccontato in un’intervista rilasciata a La Repubblica, in cui ha parlato di passato e futuro lasciando spazio a una figura inedita della sua persona, quasi irriconoscibile. Visibilmente dimagrito e provato dalla malattia, Sgarbi ha infatti spiegato di trovarsi una condizione morale e fisica a dir poco precaria. Scopriamo cosa ha detto e tutti i dettagli.

Vittorio Sgarbi in ospedale: come sta, le sue condizioni e la malattia

"Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto" ha confessato Vittorio Sgarbi in un’intervista pubblicata su Robinson, inserto quotidiano de La Repubblica. Chiacchierando con il giornalista Antonio Gnoli (che ha descritto il critico come "invecchiato, certamente, con voce grave, lenta e impersonale"), Sgarbi ha raccontato la sua vita in ospedale, dove si trova ricoverato per una forte depressione.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp

Entra nel canale WhatsApp

L’ex sottosegretario alla Cultura ha superato un intervento al cuore nel 2015 e, più recentemente, un cancro alla prostata, ma un’altra malattia ha preso il sopravvento: "La mia attuale malinconia o depressione è una condizione morale e fisica che non posso evitare. Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare", ha spiegato Sgarbi, aggiungendo: "Non ne avevo mai sofferto. Mi sembra un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta".

"Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende" ha raccontato un Vittorio Sgarbi quasi arrendevole rispetto a quello conosciuto per anni in tv. E proprio parlando del passato, il critico non ha avuto dubbi su quanto fatto: "Non c’è dubbio. Non era una recita a teatro ma la rappresentazione del mio temperamento. Questo è stato il senso della televisione per me. Oggi la vedrei come una parte di me distante, come un calore di fiamma lontano". L’auspicio per il futuro, invece, è uno solo e legato ovviamente all’arte: "In fondo le cose che ho scritto, le opere d’arte che vedi appartengono a un progetto di sopravvivenza. Qualcosa che rimanga e che si prolunghi oltre la vita. La vita e le azioni che l’accompagnano si esprimono attraverso l’attività politica e artistica, mentre quello che passa nella mia mente è ciò che sarà oltre la mia vita".

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963