Verissimo, Iva Zanicchi: “Fausto morto accanto a me”, Silvia Toffanin scoppia in lacrime

Il commovente racconto della cantante emoziona più volte la conduttrice che conclude l’incontro con un grande abbraccio

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

"Iva, ti voglio bene!". Si conclude con queste parole, pronunciate con gli occhi umidi, da Silvia Toffanin, l’intervista a Iva Zanicchi nella puntata di domenica 15 settembre di Verissimo. Una conversazione densa di emozione in cui la cantante ha raccontato come sta vivendo la perdita del marito, dedicando parole commoventi ai 40 anni del loro amore e ai giorni difficili che sta attraversando. Più volte, nel corso dell’intervista la conduttrice si emoziona trattenendo molto a fatica le lacrime.

"Vorrei aprire questo incontro con te, che non è facile ", le dice Iva Zanicchi, "ringraziando le migliaia di persone che mi hanno mandato messaggi, è stata una dimostrazione d’affetto che non mi aspettavo." E prosegue con grande sincerità:

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"E’ un momento difficile, questo lo possono capire tutte le persone che hanno perso una persona cara recentemente. La perdita di Pippi ( il compagno di 40 anni di vita Fausto ndr) è dolorosissima perché ti senti davvero sola. Io ho tante persone intorno a me che mi vogliono bene, figlia, nipotini, amici, ma poi, quando vai a letto la sera senti un vuoto incredibile. Una mattina ho sentito la voce di Fausto, era il mio cervello, ma è così, poi ci si abitua. Lui non aveva paura della morte, diceva che era curioso di sapere cosa c’è di là, è stato forte fino alla fine."

Da quel momento in poi, Iva Zanicchi è un fiume in piena e Silvia Toffanin ascolta senza interrompere le sue commoventi parole, mentre racconta, per esempio, che lei è stata accanto al suo "Pippi" fino all’ultimo: "Lui è morto con me vicino, io ero accanto a lui, avevo un lettino e stavo lì vicino al suo letto attrezzato. Parlavamo fino a tardi, un mese prima che morisse l’ho fatto tanto ridere. L’ultimo mese è stato dolorosissimo, soffriva io lo vedevo, lui mi mandava i baci e voleva essere rassicurato ‘lo so che non mi ami più’, ‘ma non è vero, io ti amo’. L’ultima settimana è arrivato il suo amico che erano come fratelli, mi ha guardato e mandava sempre i bacini".

Poi racconta gli ultimi momenti insieme: "La morte bisogna accettarla se abbiamo fede. Fausto non era uno di chiesa ma si è confessato e ha avuto i sacramenti, ed è stato un sollievo per me questo. Quando è successo, non pensavo che morisse in quel momento. Io non dormivo mai, l’ultima notte invece mi sono addormentata e questo non me lo perdonerò mai. Mi sono svegliata e aveva 41 di febbre, sono andata a prendere la tachipirina,poi sono tornata e ho capito, gli ho detto delle cose, lui ha fatto un grande respiro e se ne è andato. Quando succede, subito sei frastornata, poi ti cade tutto il dolore addosso, quando sei insieme con una persona per 40 anni ti manca tutto. Quando suonava lui veniva sempre in prima fila, e ogni volta piangeva per determinate canzoni. Ci siamo voluti bene, ci siamo rispettati, che per me vuol dire essere fedeli e in 40 anni siamo stati insieme con fedeltà assoluta. Ora mi dico che forse potevo parlargli di più, ma sono cose che uno si dice quando va via una persona cara".

Poi ancora ricordi della complicità che Iva Zanicchi aveva con il suo Fausto Pinna: "Era molto tenero, molto affettuoso. Mi faceva dei complimenti anche non veritieri, al mattino per esempio, mi diceva "stamattina sei bellissima", invece ero orribile. Quando lo vedevo depresso negli ultimi gli passavo davanti nuda, e lui aveva il coraggio di dirmi "hai una leggera pancetta, per il resto sei perfetta!"


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