Verissimo, Melissa Satta: “Io sex addicted? Davanti a quei titoli assurdi pensavo a mio figlio, con Berrettini ora siamo amici”

La showgirl, ospite di Silvia Toffanin, racconta la fine della sua storia con il tennista azzurro e risponde alle assurde accuse subite durante le loro relazione

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Un accanimento mediatico che ha assunto a tratti i toni della vera e propria violenza. E’ ciò che ha subito Melissa Satta nell’anno in cui è stata la compagna del tennista romano Matteo Berrettini, grande alfiere dello sport azzurro, ma che proprio in coincidenza con la relazione con l’ex velina ha vissuto un periodo difficile e segnato dagli infortuni. E di chi poteva essere la "colpa", per una parte particolarmente illuminata dell’opinione pubblica e dei media, se non della solita strega cattiva?

Ora la storia tra Melissa Satta e Matteo Berrettini è finita, ma la showgirl, ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo di domenica 24 marzo, ha ripercorso questo anno faticoso tra amore e accanimento mediatico.

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"Un po’ mi dispiace tornare in tv per parlare di argomenti così delicati, io cerco sempre di essere riservata ma mi sono detta perché devo stare zitta? E ho pensato di non farlo più, per mio figlio ,ma anche per le donne che non si devono sentire sempre in colpa. Già quando stavo con Prince Boateng, avevo 25 anni e ogni volta che le cose non andavano si voleva sempre trovare il capro espiatorio ."

Un precedente, che non è nulla, rispetto a quello che si è arrivati a sostenere in merito alla relazione della ex velina con il tennista italiano quando alcuni organi di stampa popolare stranieri hanno lanciato, essendo poi largamente ripresi, un titolo, che indicava Melissa Satta come sex addicted con le intuibili, eventuali, conseguenze sulla vita del compagno.

"In questo anno mi hanno definito veramente in ogni modo, mi hanno detto di tutto", dice la showgirl sarda a Silvia Toffanin, "Non so come si può arrivare a scrivere una cosa del genere. E’ una cosa personale, ma poi ci sarebbe da chiedersi, come fai a verificare? Sei mai stato nelle quattro mura di casa mia? Io penso di essere una ragazza normalissima, però sembra che meno parlo, meno mi espongo, peggio è". E aggiunge: "Questa è vera violenza psicologica pesante, ed è quello che capita anche ad altre donne, quando vengono giudicate, anche dentro le loro case, per come si pettinano, per come si vestono".

E aggiunge: "Io penso di essere una persona normale, io poi sono un maschiaccio, faccio molto sport, e vado spesso in giro vestita comoda, in tuta o in jeans, non sono una bomba sexy". A questo punto, la conduttrice giustamente la ferma sottolineando che, comunque, non si deve assolutamente giustificare o spiegare lei, quei titoli sono spregevoli, punto e basta.

Melissa Satta poi spiega quale era la comprensibile preoccupazione maggiore davanti a quell’attacco mediatico:" La cosa che non riuscivo a togliermi dalla testa era, se Maddox, mio figlio che ha quasi 10 anni, o un suo compagno di scuola, dovesse leggere un titolo del genere e fargli una battuta?! Si possono innescare tanti meccanismi e quello era il pensiero che più mi faceva soffrire".

E poi l’ospite di Verissimo ha continuato a raccontare così quei mesi difficili:

"C’è stato un accanimento dal primo giorno nei miei confronti, come se si volesse giustificare, dare un senso, a qualcos’altro. Io sono stata zitta per molti mesi, poi ho detto basta e ho parlato. Non si capisce perché siamo sempre noi donne che dobbiamo sentirci in colpa. E’ più facile, siamo sempre state chiamate il sesso debole, dobbiamo essere sempre noi l’anello che si rompe, e invece non è così, spesso è il contrario, dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, io l’ho imparato da mia madre, che si è sacrificata per essere di sostegno alla carriera di mio padre. Mi dispiacevano questi attacchi ovviamente, ma mi caricavo di questa cosa pensando che c’era di peggio, poi anche lì ho detto basta, anche in quel caso anche pensando alla mia responsabilità da mamma, pensavo: siamo solo due ragazzi che vivono una relazione".

Silvia Toffanin chiede poi a Melissa Satta se tutti questi attacchi hanno influito in modo decisivo sulla fine della relazione con Matteo Berrettini e la risposta è molto chiara:

"Sicuramente un clima di questo tipo non aiuta e non ti fa vivere le cose con la leggerezza che meriterebbe una storia, è stato pesante. Nonostante tutto però, per me, è stato un bellissimo anno, ho conosciuto un mondo che non conoscevo, quello del tennis. Da fuori sembra tutto bello e invece questi ragazzi fanno dei sacrifici allucinanti e sono sottoposti a pressioni fisiche e psicologiche incredibili: ammirateli. Con Matteo ho dei bei ricordi, viaggi, ho conosciuto persone meravigliose, ha una famiglia che adoro e li porterò sempre nel cuore, e poi io e Maddox rimarremo sicuramente sempre dei grandi tifosi".

Siete in buoni rapporti? Chiede quindi la conduttrice di Verissimo: "Assolutamente sì, è solo che nella vita a volte non si trova l’incastro giusto. Io ora quello ho una responsabilità da portare avanti che è quella di mamma e quello che voglio fare è seguire mio figlio in primis".


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