Verissimo, Arianna Mihajlovic e gli ultimi momenti di Sinisa: “Gli ho detto: ‘Vai amore, ai ragazzi penso io’”

L’intenso racconto nel salotto di Verissimo della moglie del calciatore scomparso un anno fa a causa della leucemia

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Un’intervista intensa, piena di umanità, di dolore ma soprattutto di amore, quella di Arianna Mihajlovich, ospite di Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo che, nella puntata di domenica 21 gennaio 2024 ricorda il marito Sinisa, stroncato dalla leucemia a 53 anni, a un anno dalla sua morte.

Naturalmente, la prima domanda per la donna non può che essere come stai, e Arianna Mihajlovich inizia a raccontare le difficoltà vissute in un anno, il trauma che l’ha segnata e ancora pesa sulle sue giornate, il dolore della perdita, ma racconta anche alla conduttrice che vuole andare avanti a vivere, perché lei, come il marito, si sente una guerriera.

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Arianna Mijahilovic un anno dopo la morte di Sinisa: i ricordi e il dolore

L’ospite di Silvia Toffanin ripercorre poi la storia d’amore che l’ha legata al calciatore, conosciuto quando aveva solo 23 anni e mai più lasciato. Un amore lungo una buona parte delle loro vite, coronato con la nascita di cinque figli e anche di una nipotina. Un amore stroncato dall’arrivo della malattia, la leucemia, che non ha lasciato scampo a Sinisa.

Arianna Mijahilovic con gli occhi lucidi tutto il tempo, racconta a Silvia Toffanin la scoperta della malattia. I primi segnali che qualcosa non andava emergono durante una vacanza in Sardegna quando Mijahilovich appare insolitamente stanco, poi il giorno dopo una partita a tennis, l’ex atleta non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto e deve rivolgersi al Pronto Soccorso, ma passa ancora del tempo prima della diagnosi.

Una volta conosciuta la patologia il calciatore si sottopone alle cure, e riesce a battere la bestia che minaccia la sua vita, dopo mesi però, la malattia si ripresenta ed è molto più aggressiva, tanto da non lasciargli scampo.

L’ultimo "Ti amo"

La parte più intensa dell’intervista, è sicuramente il racconto degli ultimi momenti di vita di Sinisa: "Nella tragedia, la cosa bellissima è stata che in quel momento eravamo tutti lì" ha raccontato Arianna Mihajlovic. "I miei figli, il suo migliore amico, la madre. Abbiamo visto che il respiro si faceva sempre più affannoso. Ci siamo messi intorno tutti quanti. Io gli ho preso la mano e gli ho detto: ‘amore vai, penso io ai ragazzi’. A quel punto ha fatto l’ultimo respiro ed è morto. Lui non voleva andare. Attorno a quel letto c’era una forza enorme. Abbiamo pianto tutti, una cosa che io non mi ero mai permessa di fare in quattro anni perché non volevo che mi vedesse piangere".

E poi, un altro particolare, davvero commovente arriva nel racconto della moglie di Mijahilovic "Due giorni prima di andarsene me l’ha detto "ti amo", me lo sono fatta dire. Stava parlando con il medico, e io ho pensato devo trovare qualcosa per farmelo dire. Sinisa ha detto al medico che lo stava rassicurando: "Ti voglio un mondo di bene". Allora io gli ho detto: "Vuoi bene anche a me?" E lui mi ha risposto: "A te ti amo, è diverso", allora io gli ho detto "Ti amo anch’io". E quindi ce lo siamo detti, dopo due giorni è morto". A questo punto Silvia Toffanin deve fermarsi perché arrivano le lacrime, mentre la sua ospite con gli occhi lucidi sorride a questo ricordo così importante.


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