Verissimo: Adriana Volpe e Giancarlo Magalli mano nella mano, Silvia Toffanin fa il "miracolo"

La showgirl racconta il caso giudiziario che l'ha vista coinvolta per 7 anni, poi entra in studio il collega

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Adriana Volpe e Giancarlo Magalli mano nella mano. Non è fantascienza, ma una realtà andata in onda su Canale 5 nella puntata di domenica 27 ottobre 2024 durante Verissimo. Anche se la pace, viene firmata un po’ a denti stretti visto che anche in questo confronto al conduttore sembra sfuggire l’esatta portata della vicenda.

La prima ospite ad essere annunciata da Silvia Toffanin è Adriana Volpe. La showgirl racconta prima di tutto di essersi di nuovo innamorata dopo molti anni in cui il suo cuore ha battuto solo per sua figlia. Ma il centro della chiacchierata con Silvia Toffanin è la conclusione della lunga vicenda giudiziaria nota come "caso Volpe- Magalli" che l’ha vista denunciare per calunnia l’ex collega dei Fatti Vostri autore di un post molto offensivo, grave e allusivo su Facebook ,dopo una feroce litigata in diretta. Dopo sette anni di carte bollate è arrivata la definitiva sentenza che dà ragione alla Volpe e condanna Magalli.

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Racconta Adriana Volpe: "Sai per quanti anni questa frase ‘ le donne si sentirebbero più insultate se sapessero come fai a lavorare da 20 anni’ mi ha tormentata? Questa è una frase che mi colpisce come donna, mamma e professionista. Ho iniziato un percorso giudiziario che è durato 7 anni perché era giusto, anche pensando a mia figlia, riequilibrare questa calunnia, questa offesa, e mettere la parola fine a un attacco che a me ha sconvolto la vita". E spiega, come la vita le è cambiata dal momento in cui Magalli pubblicò quelle offese. "Quando in trasmissione i rapporti si sono rotti, e dopo quel post, il pubblico si schierò con me, la conseguenza è stata una lettera di richiamo dell’azienda a me per aver reso pubblico il problema, che secondo loro doveva essere gestito internamente, e questa è stata una prima pugnalata. La seconda pugnalata è che fui allontanata, io. Quindi ho trovato giusto fare una battaglia per avere giustizia per me, ma anche per creare un precedente per le altre donne che stanno affrontando la stessa situazione. In questi sette anni, lui (Magalli ndr) più volte ha rilanciato questa notizia, in varie interviste tanti colleghi hanno dato la possibilità a lui dicendo: ‘puoi chiedere scusa, dire un cosa alla Volpe’", per esempio da Giletti, ma lui non ha mai colto tutte queste occasioni. Ci sono stati tanti momenti che mi hanno ferito e umiliata. E in questo rientra anche l’assenza di un’azienda che non ha preso in sette anni posizione perché aspettava le sentenze. Mi auguro che oggi ci sia una maggiore sensibilità. I dirigenti di oggi non sono quelli di ieri, ereditano queste tre sentenze e mi auguro che ci sia la sensibilità di dare un segno, non solo per me, ma per tutti quelli che in me rivedono anche la loro storia".

Verissimo, Silvia Toffanin fa il "miracolo": Volpe e Magalli si stringono la mano

A questo punto Silvia Toffanin chiede: "Ma Giancarlo Magalli ti ha mai chiesto scusa? " La risposta: "No, la parola scusa no. Ma è successa una cosa in tribunale. Dopo 7 anni di battaglie e sofferenze, ho visto che per l’ultima sentenza lui c’era, lì seduto accanto a me. Abbiamo parlato e ci siamo raccontati come è cambiata la nostra vita in questi anni, lo guardavo e vedevo anche come fisicamente siamo cambiati, umanamente siamo diversi. E siamo entrati in quell’aula sapendo che era l’ultimo appuntamento. Io l’ho guardato e ho pensato: tutto questo non mi deve inquinare. Non mi deve rimanere più niente di tutto questo, qui finisce questa cosa e inizia una nuova fase della vita. Mi sono avvicinata, gli ho chiesto un abbraccio, perché ne avevo bisogno per buttarmi tutto definitivamente alle spalle. Lui all’inizio l’ho sentito un po’ rigido, ma poi ho sentito il calore di un abbraccio".

"Lui è qui", dice a questo punto, Silvia Toffanin, e in studio entra Giancarlo Magalli. E l’abbraccio tra i due (ex?) nemici si ripete davanti alle telecamere: "Abbiamo buttato 7 anni della mia vita" dice Magalli, e Silvia Toffanin chiede: "Non è il caso di chiederle scusa, come donna, come mamma, come professionista? "Purtroppo, da questo momento in poi, le risposte di Magalli non sono esattamente quelle che ci si aspetterebbe da uno che ha lucidamente riflettuto sulla vicenda, anzi. Il conduttore infatti dice: "Ma certo, però ora non esageriamo; non l’ho offesa come mamma, come donna". "Se dici così vuol dire che non hai ancora fatto una vera presa di coscienza" sottolinea Adriana Volpe, mentre il conduttore rincara la dose. "L’elemento donna sicuramente pesa in questa storia, perché se avessi detto la stessa cosa a un conduttore, a un Carlo Conti, immagina, non sarebbe andata così"… Prima che Magalli peggiori la sua situazione parlando, interviene Silvia Toffanin: "Questo è un altro film, non vuoi chiederle scusa?"Risposta: "Ma certo gliela chiedo, ho pagato, le chiedo scusa". Adriana Volpe non si tira indietro e commenta: "Quello che mi dispiace è che fare tutto questo può servire solo se si riesce a far prendere coscienza a chi ha fatto del male, che ha fatto del male, e mi sembra che su questo ci sia molto da lavorare". E aggiunge di nuovo, cercando di chiarire ancora una volta quali sono stati gli effetti gravi delle parole di Magalli sulla sua vita e di simili parole in simili situazioni sulla vita di chi le subisce: "Spero che serva per chi sta passando quello che ho passato io, perché quelle parole che tu hai scritto, poi vengono passate, trasmesse come un telefono senza fili, e alla fine una falsità diventa una diceria e per molti addirittura una verità e cambia la vita delle vittime".

"Il rammarico è di aver buttato sette anni", ripete il disco di Magalli. "Pace fatta?" cerca di chiudere senza danna la Toffanin: "Ma sì, mia figlia Michela ha anche scritto un format per noi, si chiama il Gatto e la Volpe, poi ne parliamo"." Tu ci lavoreresti di nuovo con lui?" chiede la conduttrice ad Adriana Volpi, che con un sorriso zen, risponde: "Ma si sono pronta a buttarmi tutto alle spalle, ma mi toglierei qualche sassolino dalla scarpa". Dal tribunale alla tv? Questo lo vedremo, quel che è certo è che dallo studio di Verissimo, dopo l’intercessione di Silvia Toffanin che blocca ancora una volta Magalli, i due escono clamorosamente dallo studio mano nella mano.

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