Valeria Bruni Tedeschi: il fidanzato geloso lascia la sala
Durante la proiezione di "Te l'avevo detto", Sofiane Bennacer è andato via, probabilmente in preda a una crisi di gelosia per una scena di sesso nel film.
Valeria Bruni Tedeschi, in questi giorni al Festival del Cinema di Roma, è protagonista insieme a Gianmarco Saurino del lungometraggio di Ginevra Elkan, Te l’avevo detto. L’attrice ha ovviamente presenziato alla proiezione del film durante la kermesse, e ad accompagnarla c’era il suo fidanzato, Sofiane Bennacer. Ma proprio mentre la pellicola scorreva, l’uomo si è alzato ed è andato via, probabilmente in preda a una crisi di gelosia scattata per una scena del film.
Sofiane Bennacer geloso di Valeria Bruni Tedeschi lascia il Festival del Cinema di Roma
Sul red carpet del Festival del cinema di Roma erano arrivati insieme, Sofiane Bennacer e Valeria Bruni Tedeschi, ma l’attrice (59 anni) ha lasciato poi la kermesse da sola. La protagonista della pellicola di Ginevra Elkan, era in sala per la proiezione del film insieme al suo compagno, l’attore di Forever Young con cui fa coppia fissa da oltre un anno. Ad un certo punto, però, il giovane 26enne si è alzato ed è andato via, infastidito da una scena di sesso nel film tra la sua fidanzata e Saurino. A riportare i fatti, è stato il sito di Roberto D’Agostino, dove si legge:
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Entra nel canale WhatsAppIl di lei fidanzato Sofiane Bennacer, adirato per la veridicità della scena, fa per andarsene, lei cerca di trattenerlo, ma niente da fare, lui se ne va e l’attrice lo segue. Lui non ne sapeva niente. Si saranno chiariti?
Le accuse di stupro contro Sofiane Bennacer
Risalgono al 2022 le accuse di stupro rivolte a Sofiane Bennacer. Secondo il quotidiano francese Libération, la magistratura stava già da tempo indagando sull’attore, in seguito alle denunce di violenza sessuale avanzate da tre donne. Ai tempi, Bruni Tedeschi e Bennacer erano da poco una coppia, ma la regista che allora diresse il compagno nel film Forever Young, difese a spada tratta il 26enne, parlando di "Un puro linciaggio mediatico, ben lontano dalla volontà di informare in modo obiettivo e imparziale". Inoltre, al Corriere della Sera, dichiarò: "Tengo ad esprimere, innanzitutto, il mio grande rispetto per la libertà di parola delle donne e il mio profondo attaccamento al fatto che possano essere ascoltate. Sono stata io stessa vittima di abusi durante la mia infanzia e conosco il dolore di non essere stata presa sul serio". E attaccando Libération disse:
Il trattamento riservato a un giovane uomo oggetto di un’indagine penale in corso, senza alcun rispetto per le persone che stanno lavorando su questa indagine, né per il principio di presunzione di innocenza.