Cairo vuol prendere il posto di Berlusconi: la mossa decisiva

L'editore del Corriere della Sera e di La7 vola in America per trovare finanziatori per la scalata a Mediaset. Lui nega ma gli indizi vanno tutti verso Cologno

Debora Manzoli

Debora Manzoli

Scrittrice ed editor

Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Ha due libri all’attivo e ama la scrittura alla follia.

Dopo la morte del Cavaliere, la tv sta vivendo un momento di grande cambiamento, colto da alcuni come periodo favorevole per scalare le vette del mercato dell’editoria e della televisione. In particolare si parla di Urbano Cairo, editore di La7 e del Corriere della Sera, che di recente è volato in America per incontrare i vertici dei quotidiani americani di maggior successo. Cosa bolle in pentola?

Cairo a New York per "incontri interessanti"

Il viaggio di Urbano Cairo in America, e più precisamente a New York, non è certo passato inosservato. L’editore ha infatti incontrato i più alti vertici delle maggiori testate giornalistiche del Paese: New York Times, Washington Post e Wall Street Journal. Certamente non gli ultimi arrivati nel mondo dell’editoria.

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Questo viaggio, che come riportato da Dagospia è stato descritto dallo stesso Cairo parlando di "incontri interessanti" e "aziende un po’ corsare con idee diverse", potrebbe nascondere qualcosa di più. Dopo l’ipotesi di un suo acquisto della Mediaset negato più volte, i rumors non mollano e ipotizzano che Cairo stia cercando importanti investitori per tentare la scalata a Mediaset e diventare l’erede ufficiale di Silvio Berlusconi nel mondo della televisione.

Urbano Cairo nega, ma in pochi ci credono

Cairo continua incessantemente a smentire dicendo: "Non ho cercato nessun socio, nessun investitore. Non ce n’è bisogno, siamo un’azienda che non ha debiti, che ha capacità di credito, non ho in vista investimenti talmente importanti, tali da cercare investitori". Eppure le sue azioni dell’ultimo periodo dicono il contrario.

Dopo la scomparsa di Berlusconi, sono stati notati da tutti i movimenti frenetici dell’editore e questo viaggio a New York non è certo arrivato per caso. Sono in tanti quindi a non credere minimamente alle smentite e a continuare a pensare che Cairo abbia ben in mente un piano d’azione per diventare l’erede dell’impero televisivo di Silvio Berlusconi.

Urbano Cario non esclude in futuro l’impiego dell’intelligenza artificiale in editoria

A Manhattan durante l’incontro con il Gruppo Esponenti Italiani, Cairo ha avuto modo di parlare anche del crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale che in alcune aziende legate all’editoria sta già causando numerosi licenziamenti.

A tal proposito Cairo ha detto: "È un tema su cui ragionare bene, il peso di alcune strutture è notevolissimo, bisognerà fare molta attenzione. L’innovazione tecnologica non puoi fermarla, è come fermare internet, l’innovazione tecnologica è molto veloce. Il digitale, qui in Usa, è considerato ormai come se fosse il passato". Lu istesso non esclude per il futuro un utilizzo maggiore dell’Intelligenza Artificiale nell’editoria.


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