Un giorno in pretura racconta il processo a Wanna Marchi

Nella puntata del 19 novembre, lo storico programma di Rai 3 ripercorre le vicende giudiziarie della regina delle televendite e della figlia Stefania Nobile

Fonte: Ufficio Stampa Rai

Nella seconda serata di sabato 19 novembre torna su Rai 3 l’appuntamento con Un giorno in pretura, lo storico programma che ripercorre i processi più controversi della storia italiana. Per questa puntata, Roberta Petrelluzzi racconta uno dei casi che più ha fatto discutere l’Italia negli ultimi decenni: quello che ha coinvolto la regina delle televendite Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile.

La storia di Wanna Marchi

Era il 1978 quando Wanna Marchi (all’anagrafe Vanna), appena separata dal marito, ha iniziato la sua carriera nel mondo delle televendite. Con un’esperienza da estetista alle spalle, si è messa a vendere prodotti estetici a Gran Bazar, la prima trasmissione televisiva dedicata interamente alle televendite, in onda su una rete locale bolognese. Da quel momento in poi il suo successo ha avuto una crescita esponenziale: nel corso degli anni si è guadagnata l’appellativo di "regina delle televendite", diventando una vera e propria star. La sua ascesa si è fermata, però, nel 2001, quando una donna ha denunciato per la prima volta a Striscia la Notizia un suo tentativo di truffa: Wanna Marchi si faceva pagare per rivelare i numeri fortunati del lotto sognati ad hoc dal maestro Do Nascimento. Ma non era certo la prima volta che succedeva, né l’unico raggiro utilizzato dalla donna e da sua figlia (nonché socia in affari), Stefania Nobile.

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L’arresto e il processo

Il 24 gennaio 2022 Wanna Marchi, Stefania Nobile e altre cinque persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza: le loro truffe, negli anni, avevano fruttato più di 60 miliardi di lire. Le due donne hanno rifiutato il patteggiamento, chiedendo che il processo fosse svolto di fronte alle telecamere (è stato trasmesso in tv da Striscia la Notizia). La condanna stabilita era di dieci anni per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Nel 2008 il processo d’appello ha ridotto la pena a nove anni e sei mesi per Wanna Marchi e a nove anni e quattro mesi per Stefania Nobile. Do Nascimento, invece, è stato condannato a quattro anni con rito abbreviato.

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