Tu si que vales (finale), pagelle: Matteo Fraziano incanta e trionfa (9), Ferilli autentica (8), Scotti fifone (5)
Nella puntata del 16 novembre tante sorprese ed emozioni con il vincitore, ma anche qualche risata e momento di spessore: cosa è successo su Canale 5
Durante la finale di Tu si que vales, in onda su Canale 5 sabato 16 novembre, non mancano siparietti, risate, imprevisti e sorprese, ma anche tante esibizioni imperdibili e il vincitore dell’edizione 2024, ovvero Matteo Fraziano, che ha portato in studio un numero di ombre cinesi davvero affascinante e per nulla facile da concretizzare. Come sempre, la giuria – Maria De Filippi, Luciana Littizzetto, Gerry Scotti e Rudy Zerbi – e Sabrina Ferilli, voce del popolo, sono chiamati a giudicare le performance presentate dai conduttori Martin Castrogiovanni e Giulia Stabile. Non solo, perché durante la sfida di playback tornano in studio Ilary Blasi, Christian De Sica, Adriano Pennino e Beppe Vessicchio, nonché Gaia Gozzi (Sesso e Samba con Tony Effe). Ecco le pagelle della puntata finale di Tu si que vales trasmessa il 16 novembre 2024.
Tu si que vales, puntata finale: le pagelle del 16 novembre 2024
Matteo Fraziano, voto 9: il vincitore di Tu si que vales dimostra ancora una volta che lo studio da autodidatta per due anni è servito eccome. Il giovane, diversamente da quanto accaduto nella prima puntata del talent show (è stato il primo finalista), inserisce elementi nuovi nell’esibizione sulle ombre cinesi, restituendo non solo uno spettacolo visivo coinvolgente, ma arrivando dritto al cuore del pubblico: l’abbraccio sulle note del brano Due vite è addirittura commovente. Insomma, non ci sorprende affatto che il televoto lo abbia premiato, anche visto che la performance in sé è molto difficile da fare. Con l’aiuto del conduttore Martin Castrogiovanni, che lo affianca mettendo a disposizione del concorrente il profilo del suo viso, è ancora più complesso da realizzare, perché bisogna prendere le giuste distanze senza sbagliare un colpo.
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Entra nel canale WhatsAppSabrina Ferilli, voto 8 (per la spontaneità): sempre scurrile la Ferilli quando viene coinvolta negli scherzi horror, tanto che ad un certo punto dice: "Lo sapete perché ho questo microfono (il gelato, ndr)? Perché (Maria, ndr) ha paura che io dica delle cose che non si possono sentire dire visto che siamo in diretta e non le può tagliare. Ora, con un numero come questo rischiamo di andare tutti in carcere e che Pier Silvio vi faccia un cu*o così". Insomma, è consapevole di non essere proprio Miss Italia, ma a noi piace che non le interessi apparire tale, che non le importi nulla di ciò che pensa il mondo esterno, che sia se stessa e nulla di diverso. A noi piace genuina e autentica, soprattutto in diretta, nonostante a volte ci innervosisca perché, diciamolo, non c’è bisogno di usare la parola "ca**o" ogni 5 minuti. È lei a portare il vero trash nella trasmissione e, con tutto quello che si sente e vede in giro, forse è proprio ciò che serve per vivere qualche momento di vera leggerezza.
Luciana Littizzetto, voto 7: nella finale la comica torinese legge una delle sue famose letterine, questa volta puntando più sull’emozione che sull’ironia (anche se a tratti non manca). Lo scritto parla degli artisti e di chi crede d’esserlo per qualche selfie o video pubblicato sui social. È una lettera d’amore ai suoi colleghi di lavoro e a tutti coloro che operano nel mondo dello spettacolo, quello vero, che non è per tutti, che siano comici, acrobati, cantanti, ballerini e interpreti. Molto belle le parole dedicate ai suoi compagni di giuria, un ringraziamento sincero (ma non lo riportiamo tutto): "Intanto volevo dire grazie ai miei colleghi: a Rudy rubacuori, grandissima testa di… giudice! Grazie a Sabrina, a Roma ci sono sette re ma una sola regina. Grazie Gerry, l’uomo che non si vergogna di piangere. Grazie a Giulia, Martin e Alessio, per essere stati dei badanti per noi. E anche a te, Maria, che sei il nostro navigatore satellitare. Ma questa letterina è per dire grazie soprattutto agli artisti, perché avete rischiato nonostante la paura di deludere il pubblico e voi stessi e di sbagliare: è questo che fa di voi degli artisti. Quindi grazie per esservi messi in gioco di fronte a noi". Poi il messaggio più importante, dove l’ironia passa nettamente in secondo piano: "Qui non ci sono nemici, non si combatte, non c’è tutti contro tutti ma tutti con tutti, ed è bellissimo vedere alla TV uomini e donne di tutto il mondo che non fanno la guerra ma sognano e giocano". Anche la Littizzetto sa quando è il caso di scherzare e quando è il momento di restare seri, e la lettera da lei scritta ne è una chiara dimostrazione, oltre ad essere una sorta di testimonianza dell’unità della giuria e del valore che i concorrenti hanno per loro.
Maria De Filippi, voto 6: un’edizione un po’ altalenante quella del 2024 di Tu si que vales, dove abbiamo assistito a performance da brividi ma anche a siparietti pressoché imbarazzanti, soprattutto legati alla presenza di Giovannino (ma non è l’attore il problema, è proprio il personaggio a lui affidato che ormai non fa più ridere). Per fortuna, qualche sketch si salva: è buona l’idea di puntare su programmi da lei condotti/prodotti come Temptation Island, Uomini & Donne e Amici (però il fatto che parliamo sempre di sogni non ci entusiasma molto), e tra l’altro dimostra che Maria De FIlippi, al di là delle scelte legate al talent show in sé, è sempre sul pezzo e sa bene su cosa vale la pena puntare, ed è anche per questo che possiamo definirla un’edizione riuscita, nonostante qualche mancanza qua e là e la ripetizione di idee, come gli scherzi horror sempre uguali e prevedibili, a cui sarà possibile, volendo, rimediare il prossimo anno.
Gerry Scotti, voto 5: un uomo impavido nello studio. Durante il secondo scherzo horror in diretta il conduttore si alza dalla sedia per nascondersi sulla scalinata dello studio vicino alle poltrone della giuria, lasciando le donne della giuria in balia degli uomini mascherati. Dallo zio Gerry ci aspettavamo un minimo di coraggio, ma a questo punto sarà per il prossimo anno. A Rudy Zerbi invece lasciamo il beneficio del dubbio, perché in effetti erano evidenti le orecchie rosse dovute all'"attacco" dei "dementi" – così li definisce la Littizzetto – e quindi che preferisca evitare altro dolore, allontanandosi dalla sua postazione per poi avvicinarsi ai conduttori, possiamo comprenderlo benissimo.
Lo spazio dedicato a tutti gli ospiti Blasi, De Sica, Pennino, Vessicchio e Gaia, voto 4: i tempi ristretti della finale hanno reso la sfida di playback meno esilarante di quanto immaginavamo. Sarà che di battute se ne sono sentite poche, come quella di De Sica che ha detto a Zerbi (vestito da Tony Effe) "Sei insco*abile", e che, essendo tutto in diretta, si volevano evitare problemi, ma l’intervento dei quattro giurati non ci ha conquistati particolarmente, e di certo la durata minima non ha aiutato, anche se capiamo che i tempi della diretta sono diversi. Peccato però, avremmo voluto vedere fuoco e fiamme e farci qualche sana risata come accaduto la scorsa settimana e invece tutto si è ridotto in giudizi frettolosi e pochi interventi brillanti. Nella gara di lip sync, tra l’altro, è apparsa anche Gaia Zozzi, alla quale però non è stata data l’opportunità di intrattenersi dopo la performance sulle note di Sesso e Samba al fianco di Zerbi e Maria De Filippi. Insomma, un tempo davvero limitato che poteva essere gestito diversamente, magari invitando solo un ospite concedendogli però il giusto spazio.