Thomas Ceccon, la ribellione del nuotatore ai commenti ‘spinti': “Vi prego, non sessualizzatemi”

Il vincitore dei 100 dorso, alle Olimpiadi di Parigi, è diventato il sex symbol della rete. Ma la valanga di apprezzamenti crea anche disagio. E lui ora decide di protestare.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Thomas Ceccon
Fonte: Mediaset Infinity

Ha vinto i 100 dorso alle Olimpiadi. E improvvisamente è diventato un divo. Thomas Ceccon, classe 2001, è stato osannato dai commentatori sportivi ma soprattutto, nel delirio delle vacanze e nel caldo torrido estivo, è diventato l’oggetto del desiderio di tutto il web. Di lui hanno parlato anche all’estero, anche attici famose, che non hanno esitato a sottolineare l’avvenenza di Ceccon, glissando ampiamente sulle sue doti (molto più straordinarie) di nuotatore. E siccome il delirio non si placa, di recente è intervenuto lo stesso Ceccon. Sotto l’ennesimo post che decantava le sue bellezze fisiche, lui ha preso in contropiede le ammiratrici chiedendo, per favore, di non renderlo un oggetto sessuale. Mica una mossa da tutti i giorni. Soprattutto perché di solito ad essere eccessivamente sessualizzate sono le donne, e giustamente ci si indigna. Ma quando si esagera nei confronti di un uomo, beh, sembra una sciocchezza molto più perdonabile. Eppure le colpe sono identiche. Vediamo qui sotto i dettagli.

Thomas Ceccon, la ribellione al delirio social

Uno sportivo professionista, tanto più un medagliato (d’oro) alle Olimpiadi, vorrebbe che si parlasse di lui per quello che fa. Ma dato che è Thomas Ceccon, ha gli occhi chiari e il fisico statuario, in realtà mezzo mondo parla di lui solo per la sua bellezza. Il mondo dei social sta trasformando Ceccon nel sex symbol dell’estate, nonostante lui dimostri ritrosia e parecchia indifferenza alla cosa. E in realtà, su piattaforme come TikTok, è tutto il movimento maschile del nuoto a venire osannato come mai mai prima d’ora. Ancora una volta, non per i meriti sportivi ma per l’aspetto.

Si loda Martinenghi, si loda Ceccon. Di recente ci si è messa anche una star americana, l’attrice di "The Vampire Diaries" Claire Holt. Che ha scritto su Instagram accompagnando una foto in acqua di Ceccon: "Felicemente sposata che apprezza gli atleti più sexy". Ma se all’inizio c’era da sorridere, ed è anche normale (in estate gli ormoni ballano un po’), ora evidentemente la Ceccon-mania ha un po’ passato il segno. Lo diciamo perché si è ribellato lui stesso, pur senza sollevare eccessive polemiche, a questo stancante focus sulla sua apparenza.

Sotto un post che lo definiva un "dio dell’Olimpo" – un video di lui che usciva dall’acqua – Ceccon ha scritto in inglese: "Don’t sexualise me please". Ovvero: "Per favore, non sessualizzatemi". Ha chiesto insomma una tregua da questa valanga di apprezzamenti sul suo corpo. In effetti, il vero focus dovrebbe andare sulla straordinarietà del suo Oro a Parigi, roba mai vista prima. Ma l’impressione è che evidenziare la bellezza di un uomo, almeno sui social, sia percepito come cosa molto più normale, rispetto a quello che accade con le donne. Sì, vero che siamo una società maschilista, spesso misogina, e che i commenti ammiccanti sul corpo delle donne hanno stancato da un bel pezzo. Però c’è anche l’altro lato della storia, come dimostra Ceccon.

C’è che a prescindere da genere e sesso, insistere troppo sugli aspetti superficiali stanca. È un’operazione che può far sorridere, ma toglie credibilità a chi fa anche (e soprattutto) altro. Come Thomas, che per vivere nuota e vince. Non fa mica il modello. Meglio allora tenere distinte le cose e rispettare la sua volontà.


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