The Jackal dall'8 giugno su Prime Video con la nuova serie "Pesci Piccoli"

I componenti della factory napoletana presentano la loro prima serie comedy liberamente ispirata al loro percorso professionale

Otto episodi per raccontare, a modo loro, il ‘sottobosco’ del webmarketing, la quotidianità in una piccola agenzia digital di provincia che combatte tutti i giorni per fare uscire idee e contenuti a sostegno di piccole aziende del territorio, senza mai scoraggiarsi e trovando sempre una strada per realizzare progetti nonostante, nel grande mare di internet, essere Pesci Piccoli non sia la cosa più facile del mondo.

E’ questa l’ambientazione scelta dai The Jackal, collettivo napoletano già campione della risata digitale, per fare il grande salto ed esordire con Pesci Piccoli la prima serie comedy interamente ideata e prodotta dalla factory, diretta da Francesco Ebbasta e disponibile dall’8 giugno su Prime Video.

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A interpretare i protagonisti della serie sono ovviamente Fabio Balsamo, Ciro Priello, Aurora Leone e Gianluca Fru, talenti conosciuti, amati e seguiti dal pubblico del web. Con loro, nel ruolo centrale di Martina, che da una grande e importante realtà viene ‘declassata’ e mandata nella loro piccola agenzia di provincia, c’è l’esordiente assoluta Martina Tinnirello . Nei sei episodi di Pesci Piccoli vedremo sfilare anche tante guest star, che si sono divertite a immergersi dei The Jackal: da Herbet Ballerina ad Achille Lauro passando per Muciaccia e per diversi altri.

Pesci Piccoli: sfide, delusioni, amicizie e amori in una web agency di provincia

Nell’incontro di presentazione della serie con la stampa, moderato da un altro beniamino del pubblico web, Guglielmo Scilla meglio noto come Willwoosh, i The Jackal raccontano così la loro Pesci Piccoli: "Siamo una piccola agenzia in un mare di pesci più grandi. Abbiamo fatto altre cose in passato però questa è la prima serie ideata, prodotta e realizzata completamente da noi. Questa è anche il primo progetto in cui tutti i The Jackal, cioè tutti i componenti della nostra azienda di videoproduzione in cui siamo una ventina di persone, sono stati coinvolti contemporaneamente nella realizzazione".

I temi affrontati dalla serie sono diversi: dalla capacità di essere orgogliosi del proprio lavoro anche in mancanza di milioni di follower e di clienti giganteschi e fatturati a sei zeri, secondo Fabio Balsamo: "La dignità, la consapevolezza di quello che sta facendo, ci sarà sempre qualcuno più grande di te. Bisogna guardare quello che si ha non solo quello che non si ha."

Un altro tema molto forte è il lavoro di squadra, il collettivo, le amicizie, i flirt, i rapporti umani che tengono unite le persone. Un’ idea che i The Jackal sperimentano ogni giorno. E infatti raccontano di non aver avuto particolari problemi o incomprensioni o diversità di vedute una volta arrivati a girare sul set.

"Ci viviamo talmente tanto tutti i giorni che tutto quello che dovevamo dire ce lo siamo detti prima" racconta Fabio Balsamo. "Quindi non sono stati necessari particolari momenti di confronto durante la lavorazione. Conoscendoci da una vita d’altronde, non possiamo fare a meno di comportarci così"

E Aurora Leone racconta di quanto sia stato bello ritrovarsi a lavorare tutti su un unico progetto dopo un periodo in cui ognuno dei quattro The Jackal ha sperimentato strade proprie."E’ stata una grande festa il primo giorno di set, perché in questo periodo ci siamo dedicati a progetti singoli ed è stato molto bello ritrovarci tutti insieme per questo lavoro".

Mentre Gianlcua Fru rivela il tanto di autobiografico che i fan potranno scoprire guardando la serie. "L’ispirazione di quello che vedete nella serie viene dalla vita reale, dal nostro quotidiano e anche da racconti di terzi. Anche noi ci siamo sentiti Pesci Piccoli all’inizio della The Jackal quando c’erano molte più idee che budget"

E Fabio aggiunge: "Per mentalità saremo sempre Pesci Piccoli, perché sentiamo di avere tanto da imparare all’interno di un mondo che può darci ancora tantissimo".

La storia di Pesci Piccoli segue all’inizio le vicende sfortunate di Greta, una ‘esterna’ al gruppo di The Jackal che di fatto è lo sguardo protagonista, perché si è fatta questa scelta? "L’innesco di ogni prodotto di fiction è sempre quello di un elemento esterno introdotto in un equilibrio stabile che possa stimolare il nascere di nuove dinamiche da seguire.

E come è andata per Martina Tinnirello, questa esperienza? "E’ stato glorioso, è stato meraviglioso, è stato come entrare nel Paese delle Meraviglie, perché questi pazzi scriteriati hanno scelto un’esordiente assoluta. Io andavo sul set e non capivo nulla, c’ho messo giorni a comprendere il linguaggio del set".

Ma dopo questo nuovo grandi progetti, i The Jackal hanno ancora sogni da realizzare? Risponde Ciro Priello: "Il nostro sogno più grande era questo, raccontare storie, fare cinema, fare ridere e ci siamo riusciti. Spero che possiamo continuare ancora a sognare di raccontare storie e divertirci nel farlo".

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