The Borderline, Matteo Di Pietro si "salva" dalla prigione dopo l’incidente: perché

Il grave scontro tra auto causato dallo youtuber ha portato alla morte di un bimbo di 5 anni. Oggi le parole dell’avvocato: “Non andrà in carcere”.

Debora Manzoli

Debora Manzoli

Scrittrice ed editor

Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Ha due libri all’attivo e ama la scrittura alla follia.

Tutto è accaduto lo scorso giugno, quando l’intenzione di girare un video goliardico per YouTube si è trasformata in una vera e propria tragedia. Il gruppo dei The Borderline, molto conosciuto dai giovanissimi, ha guidato un Suv Lamborghini per ore per prendere parte a una Challenge social e mostrare poi il video sulla nota piattaforma. Giunti in zona Casal Palocco, però, il Suv con all’interno 5 ragazzi, tra cui il giovane Matteo Di Pietro alla guida, ha causato un grave incidente coinvolgendo una Smart ForFour su cui viaggiavano una ragazza ventinovenne e i suoi due bambini. Nell’incidente, purtroppo, uno dei due bimbi, di soli 5 anni, è morto. Il ragazzo alla guida è stato immediatamente indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni, ma oggi arrivano nuovi (sconcertanti) sviluppi sulla condanna. Vediamoli.

Matteo Di Pietro patteggia e non va in carcere

Dopo lunghe indagini sull’incidente ha portato alla morte di un bimbo di 5 anni, arrivano oggi sviluppi molto importanti sulla condanna di Matteo Di Pietro, il ragazzo alla guida del Suv.

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Pare infatti che Matteo di Pietro abbia patteggiato una condanna a 4 anni e 4 mesi, ma è stato proprio l’avvocato del ragazzo a specificare cosa accadrà ora.

"Il mio assistito non andrà in carcere. Credo che questa sia una condanna in linea con quelle che sono le finalità del nostro ordinamento, di rieducazione, risocializzazione proprie della sanzione penale. Sono cardini fondamentali del nostro ordinamento penale, previsti dalla Costituzione, e importanti nel valutare poi la correttezza di questa pena. Nessuna condanna può mitigare il grave lutto, la grave perdita", ha comunicato l’avvocato Antonella Benveduti.

Matteo Di Pietro si salva dal carcere e fa una promessa: "Progetti sulla sicurezza stradale"

In altre parole, come confermato dallo stesso avvocato, il giovane Matteo di Pietro non andrà in carcere ma, sotto la supervisione di persone qualificate, si impegnerà socialmente in progetti riguardanti la sicurezza stradale.

Dopo questa decisione, lo youtuber ha fatto nuove dichiarazioni rinnovando le scuse, riconoscendo la sua responsabilità in ciò che è accaduto, sottolineando il dolore che prova da quel giorno e, non ultimo, promettendo di impegnarsi in maniera concreta in futuro.

Una condanna che lascia molto sorpresi, poiché (forse) non proprio in linea con la gravità delle conseguenze causate quel giorno. L’impegno sociale sarà sicuramente un bene, e su questo non ci sono dubbi ma, la vita di un bimbo di 5 anni morto per "negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza delle norme sulla circolazione stradale" vale davvero così poco? A voi la risposta.


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