Mammucari a Belve, la cronaca di un flop: tra machismo e voglia di prevaricare
Il comico romano non fa una bella figura nell'intervista con Fagnani: il vaffa sul finale è il triste epilogo.
Diciannove minuti e poco più di disagio. Questa la durata di Teo Mammucari sullo sgabello di Belve, per lui molto più scomodo del solito. L’intervista tanto voluta dal celebre mattatore televisivo è stata un flop, sotto ogni punto di vista, e non c’entra per nulla Francesca Fagnani, che ha fatto solo il suo. Dai primi secondi Teodoro è parso in difficoltà: dall’ingresso in studio, quando ha ricercato il pubblico per trovare un qualche conforto, alle prime risposte date alla giornalista. "Ma io non sono giusto qua (e lo abbiamo visto, ndr). Mo’ io adesso devo sta zitto, loro devono sta zitti…", ha esordito sedendosi al suo posto, per poi irrigidirsi subito quando la conduttrice si rivolge dandogli del Lei. Precisiamo subito che il ‘Lei’ Fagnani lo usa con tutti i suoi ospiti, e se si è seguito Belve almeno un paio di volte è cosa chiara, questo indipendentemente se a telecamere spente l’autrice è amica per la pelle con il personaggio di turno. Ma niente, a Mammucari il Lei di Francesca proprio non va giù: "Dobbiamo fare così tutta l’intervista?", continua. "Ma Lei mi dia del tu", replica serena la conduttrice andando avanti. L’irritazione di Teo è quasi palpabile, a tratti diventa perfino scontroso, tanto da non riuscire neppure a rispondere alla più iconica delle domande: "Che Belva si sente". "Dipende dalle domande che mi farai", risponde laconico.
Teo Mammucari a Belve, autoironia pari a zero
Teo Mammucari, con una c o con due poco importa a questo punto, avrebbe potuto rigirare tutte le domande di Francesca Fagnani con autoironia, prendendosi in giro con classe, e invece ha preferito polemizzare su tutto. Ogni riferimento a interviste passate, come format di Belve vuole che sia, è stato per il comico un attacco personale mal digerito: non solo non ricordava di aver mai detto certe cose, ma invece di rispondere alle domande si incaponiva su dettagli inutili, come "Io non ricordo" tal giornalista, quando invece il succo del discorso erano le sue dichiarazioni, da confutare o meno. "Non mi sento a mio agio", continuava a ripetere, nonostante sia stato proprio lui a volersi sedere su quello sgabello, ora così scomodo. A nulla sono servite le spiegazioni della conduttrice, che cercava di fargli capire che non era un agguato, ma solo il modus operandi del talk, e che il tutto era utile a dare un ritratto dell’ospite. Ma quel ritratto a Mammucari non è piaciuto: "Ma una cosa bella me la dici? Hai detto 10 cose una peggio dell’altra", si è lamentato Teo. "Ma non sia così permaloso! Si rilassi e si diverta, c’è pure voluto venì!", ha continuato imperterrita Fagnani.
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Entra nel canale WhatsAppBelve, Teo Mammucari è nato per prevaricare con un filo di machismo mal nascosto
Nei 20 minuti scarsissimi di intervista a Belve, Teo Mammucari non ne esce bene, dando un ritratto di sé che ci parla di un comico che sa stare in scena solo se è lui a dominare, a decidere cosa, come e quando. Se sono altri a dirigere allora scalpita e frigna. Allora perché è voluto andare a Belve, viene da chiedersi, un programma dove tutto è scandito da provocazioni, aneddoti, domande pungenti?
Francesca Fagnani non lo ha certo trattato in modo diverso rispetto a tutti gli altri suoi ospiti: eppure Teo fremeva sullo sgabello, voleva più complimenti, più elogi, voleva, forse, quel ‘tu’ che gli avrebbe dato il permesso di prevaricare. E invece la giornalista gli ha messo dei paletti, precisi e fermi, ma da buon mattatore Mammucari dentro agli argini dettati da altri non ci sa stare. Lo si era già capito nella scorsa edizione di Ballando con le Stelle, quando i confronti con Selvaggia Lucarelli durante le votazioni post esibizione diventavano un palco per i suoi sketch, ma quando veniva rimesso al suo posto, partiva l’aggressività.
Insomma, Belve per Teodoro Mammucari è stata un’occasione sprecata, dove avrebbe potuto far vedere quella parte di sé ‘fragile’ tanto decantata, e un’autoironia che gli avrebbe fatto guadagnare punti. E invece ha preferito sbattere i piedi, alzarsi con il broncio e andare via: "Non ce l’hai fatta. Può succedere", le parole di Francesca Fagnani congedandolo con una diplomazia da manuale. E lui cosa fa? Punta il dito contro di le: "Sei tu che non ce l’hai fatta con me". Una risposta che evidenzia frustrazione, e pure un filo di machismo, di un uomo che non è riuscito a tenere testa a una donna che in quel momento stava facendo meglio di lui. E infine, un vaffa signorile uscendo dallo studio.