Temptation Island, i segreti spifferati dall’autrice Raffaella Mennoia: “Alcune coppie finte, ma non è tv trash"

La creatrice dello show ha rivelato il dietro le quinte in un'intervista. Tra casting infiniti e gelosie inevitabili. Più uno spoiler sulla puntata di questa sera.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Temptation Island non è solo Bisciglia e De Filippi. Perché dietro, l’autrice che tira i fili è soprattutto Raffaella Mennoia, braccio destro di Maria da anni. Ha curato Uomini e Donne, così come parecchie stagioni di Amici. E ora parla con Repubblica dei segreti che stanno facendo decollare l’ultima stagione del reality Temptation. Tra casting infiniti, l’importanza dell’empatia e quanto c’è di vero (o fake) nel programma delle coppie e dei falò. Vediamo qui sotto tutti i dettagli dell’intervista a Raffaella Mennoia.

Temptation Island, i segreti di Raffaella Mennoia

Certo, Filippo Bisciglia è bravo e gliene diamo atto. Su Maria De Filippi, poi, è inutile dilungarsi: quello che tocca in tv diventa inevitabilmente oro. Ma alla base del fenomeno del momento, Temptation Island – che questa sera torna con una puntata attesissima dai fan – c’è anche e soprattutto l’autrice Raffaella Mennoia. Amica e collega della De Filippi, da sempre, Raffaella conosce vita, morte e miracoli di tutti i programmi che ha contribuito a costruire. Compreso Temptation, di cui ora parla con una punta di sano orgoglio a Repubblica.

Le ragioni dell’enorme successo di Temptation, dice Mennoia, sono diverse: "La prima è che le persone si immedesimano, siamo stati tutti vittime e carnefici. È un programma confezionato con cura, il montaggio è fatto bene, le musiche sono belle". Poi c’è l’importanza di scegliere un cast che funzioni, coppie adatte. Perché il "programma è il cast. Ne vedo tante, 150, 160, quelle che incontro sono già state scremate dagli autori. Entrano nella stanza dove faccio il casting e parlo singolarmente con lui e con lei. Se mi appassiono a quello che mi raccontano nel primo quarto d’ora, è andata. Cerco di capire il motivo per cui vogliono partecipare, prendo appunti, vedo una media di quattro coppie al giorno".

Ma alcune coppie, quando si presentano ai casting ne approfittano. Fanno i furbi, insomma. "Alcune sono fake", svela infatti Raffaella Mennoia, "e mentono, l’istinto ti salva, c’è poco da fare. Se una persona è empatica, capisce. Separandoli, per quanto possano essere furbi, capisci che non sono una coppia". E poi ci sono anche altri ingredienti, come l’amore, le corna, le tentazioni, le riconciliazioni. Tutte cose che il pubblico da casa sa e capisce, perché le ha sperimentate o le ha viste accadere. "Cedere è una scelta", dice a proposito l’autrice di Temptation, "superato l’innamoramento, si decide di restare insieme. O curi le ferite dell’altro o continui a metterci il dito…Temptation racconta temi larghi che accomunano chi sta insieme, non sono l’amore, la fine dell’amore, le corna. Al centro ci sono le coppie".

L’opinione di Mennoia sulla gelosia di Raul

Nell’intervista a Repubblica, l’autrice ha anche avuto il tempo di dire la sua su un concorrente parecchio discusso. Cioè Raul, gelosissimo fidanzato di Martina, messo alla gogna da tantissimi fan social. Mennoia però ci tiene a ridimensionare la polemica. "In un programma come Temptation, il 90% dei concorrenti è ossessionato dalla gelosia. Siamo attenti a non rappresentare gelosie patologiche. Raul è molto giovane, ha 23 anni, è innamorato folle, cresce in un quartiere non facile, in una famiglia di lavoratori. È un bravo ragazzo. Da quello che si è visto può dare l’idea di essere Otello. Divide ma siamo alla terza puntata, ce ne sono altre tre. Le cose cambiano".

Quindi piccolo spoiler in vista di stasera, forse. Raul potrebbe fare ammenda. Intanto Raffaella Mennoia chiude svelando l’ennesimo segreto. Temptation è un format internazionale, ma in Italia funziona molto meglio che in altri paesi per un motivo chiaro. "L’abbiamo reso interessante grazie al montaggio", dice Mennoia, "più di un bacio o una porta che si chiude, non mostriamo. In altre edizioni è più hard. Per noi funziona l’immaginazione". E funziona parecchio. Pazienza se in molti accusano lo show di essere trash. "Io", conclude l’autrice geniale, "non ci vedo niente di trash però ho anche imparato che se non si capisce bene una cosa si fa presto a dire: "È trash". Poi chi lo dice, chissà, fa le stesse cose a casa sua". E in più, Raffaella è sicura: a Temptation Island "nessuno recita o almeno recitano sé stessi: i concorrenti portano in scena quello che sono".


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